Milan, scenario disastroso in Serie A causa l’emergenza da Covid-19. La perdita sul piano economica è ingente e molti club potrebbero essere costretti a ripiegare sul mercato. Il Diavolo, per esempio, potrebbe sacrificare Gigio.
Anche il coronavirus ora potrebbe peggiorare la situazione economica del club del Milan. Come infatti riferisce il Corriere della Sera, qualora il campionato dovesse sospendersi, il danno economico totale per il calcio nostrano sarebbe enorme ed equivalente a circa 600-700 milioni di euro.
A questi, inoltre, bisognerebbe aggiungere i 371 milioni di diritti esteri e i 35 della Rai per la Coppa Italia. Un bilancio totale da 1.37 miliardi di euro, col mancato introito per l’ultimo terzo di stagione che aggirerebbe attorno ai 425 milioni. Senza dimenticare, ovviamente, le mancate entrate per i vari biglietti delle gare casalinghe e i ricavi commerciali depennati.
Un quadro disastroso. E anche se alla fine il campionato dovesse in qualche modo riprendere, il danno sarebbe comunque non indifferente e pari circa a un meno -20%. Ecco perché – rivela il CorSera – il presidente Gabriele Gravina ha inviato una lettera alle Leghe, chiedendo di quantificare all’incirca i danni attuali per preparare poi un’ampia relazione da presentare al Governo.
L’intento in tal senso è chiaro: chiedere il differimento dei contributi fiscali e provvedimenti eventuali che potrebbero rimettere in piedi il sistema, tenendo conto che ora il danno più grande è per le tv. A oggi, infatti, più di metà delle società di A rischierebbero di non iscriversi al campionato.
Ecco perché il mercato, ora più che mai, potrebbe essere un paracadute per diverse società. Ma sempre tenendo conto che la frenata economica è arrivata per tutti, e dunque si registrerà almeno un 10% di calo negli investimenti. 10% se le cose non dovessero peggiorare ulteriormente.
Un esempio può essere Sandro Tonali, talento nel brescia nel mirino della Juventus e osservato da tempo anche dal Milan. Ebbene, se Massimo Cellino sperava di ricavare almeno 60 milioni di euro dalla cessione del 19enne di Lodi, ora dovrà accontentarsi al massimo di 40 e non vi sarebbe nemmeno così tanta certezza in merito.
Nel Milan – riferisce il quotidiano – sarebbe Gianluigi Donnarumma il designato per un incasso che ridarebbe respiro a Elliott Management Corporation. Un giocatore potenzialmente in uscita già prima e la cui situazione adesso potrebbe anche accentuarsi. Così oltre a ogni fattore tecnico e strettamente calcistico, si aggiungerebbe indirettamente anche il Covid-19.
In scadenza di contratto nel 2021, il Diavolo di fatto non ha molte soluzioni: o gli prolungherà il contratto nell’immediato, oppure rischia davvero di perderlo a parametro zero tra un anno. Il problema alla base è duplice: Gigio richiede garanzie sul progetto per proseguire in rossonero.
La società, dall’altra parte, intende abbassare il tetto ingaggio della squadra e quei suoi 6 milioni di stipendio rappresentano già un’eccezione enorme. La proprietà potrebbe al massimo confermagli l’attuale bonifico annuale, ma senza un ulteriore, seppur piccolo, passo avanti come pretende Mino Raiola. Una situazione che, aggiunta a un progetto che non prevede campioni a stretto giro, difficilmente porterà alla fumata bianca.
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