Milan, salta l’incontro tra Zlatan Ibrahimovic e Ivan Gazidis causa l’emergenza coronavirus. Lo svedese è irritato per il caos societario, riflette sul futuro e incolpa Ivan Gazidis. Ecco perché.
Milan, ora Zlatan Ibrahimovic avrà ulteriore tempo per riflettere. Questa pausa forzata – evidenzia La Gazzetta dello Sport – di certo lo aiuterà a sciogliere le riserve in un periodo amaro a 360°. Perché il campione scandinavo, così come gran parte della popolazione mondiale, anche è segregato in casa per l’emergenza coronavirus.
Il 38enne di Malmo è attualmente in patria, lì dove ha raggiunto velocemente moglie e figli, prima che i divieti diventassero ancor più restrittivi. Approfittando dell’interruzione degli allenamenti a Milanello, giovedì sera si è infilato subito su un volo privato in direzione Stoccolma prima che fosse troppo tardi.
Ibrahimovic-Milan, la situazione sul futuro
Si ripete così la vecchia situazione. Ovvero quando Ibrahimovic, in Svezia, rifletteva a con la famiglia sul proprio futuro. A dicembre si trattava se accettare o meno l’offerta rossonera, oggi fondamentalmente è lo stesso: continuare o no con la maglia del Diavolo?
Fosse stato qualche settimana fa, la risposta sarebbe stata scontata per lui e per la stessa società. Ma adesso sono cambiati gli scenari. Anzi si sono completamente ribaltati. Un mese fa infatti Ibra era felice, parlava spesso con Zvonimir Boban e Paolo Maldini e il rinnovo sembrava orma cosa fatta.
Poi il terremoto interno ha cambiato tutto. La situazione societaria è precipitata, Boban è stato messo alla porta e Maldini anche è destinato all’addio a fine stazione. Ibrahimovic, quindi, ora si ritrova senza quella parte di dirigenza che l’ha voluto fortemente.
C’è un unico interlocutore adesso, ovvero quell’Ivan Gazidis col quale non c’è mai nata la scintilla. Dunque Ibrahimovic adesso è inquieto, non gradisce il caos societario e ritiene l’Ad responsabile di tutto e non lo nasconde a chi lo frequenta quotidianamente.
In settimana era previsto un faccia a faccia chiarificatore con l’amministratore delegato, ma l’emergenza sanitaria ha chiuso Milanello e ha fatto rinviare il tutto. Colloquio adesso rinviato a data da definire. Sarà un incrocio di sguardi e parole determinante per gli scenari futuri.
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