Ivan Gazidis e il prossimo management sportivo del Milan devono apprendere la lezione data dal rientro di Zlatan Ibrahimovic. Il calciomercato estivo 2020 non può essere sbagliato.
Quando è stato comunicato ufficialmente il ritorno di Zlatan Ibrahimovic, c’era grande curiosità di vedere il suo impatto sul Milan. I risultati sono stati sicuramente positivi.
Il 38enne svedese ha avuto effetti benefici sulla squadra, composta da molti giocatori giovani bisognosi di un leader. La sua professionalità e il suo impegno sono fattori presi ad esempio a Milanello. I compagni hanno visto in lui una guida da seguire per migliorare. E anche in partita abbiamo visto dei progressi, prima della sconfitta contro il Genoa.
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Ibrahimovic è un leader tecnico e carismatico nel Milan, una figura che prima non c’era. Nonostante l’età avanzata, ha fatto vedere di poter essere ancora decisivo. Tuttavia, era ovvio che da solo non poteva risolvere tutti i problemi della squadra. Servirebbero altri giocatori del suo spessore in determinate posizioni per fare uno step ulteriore.
La permanenza di Ibrahimovic al Milan è in bilico, dato che il progetto futuro del club non è chiaro e l’addio della coppia Boban-Maldini non è vista bene dallo svedese. I due dirigenti hanno lavorato attivamente per il suo ritorno in rossonero e c’era un legame con loro, che volevano prolungargli da subito il contratto in scadenza a giugno 2020.
Con Ibra o meno, è importante che Ivan Gazidis abbia appreso la lezione: con una squadra di soli giovani il Milan non va da nessuna parte. Quella rossonera è una maglia che pesa e la piazza è impaziente, considerando il glorioso passato. Non si può pensare di affidarsi solamente a dei ragazzini, seppur di talento, per tornare ai vertici.
È fondamentale avere in organico dei calciatori di esperienza e di personalità che siano leader tecnici e carismatici per i compagni. Gazidis e il prossimo management sportivo sbaglieranno se decideranno di acquistare solamente giovani.
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