Ralf Rangnick non sarebbe pienamente convinto del trasferimento al Milan. Ci sono due fattori a frenarlo, anche se l’offerta di Ivan Gazidis è allettante.
Se dopo le parole di Zvonimir Boban l’arrivo al Milan di Ralf Rangnick sembrava sicuro, adesso lo scenario è più incerto. Anche se l’ex dirigente rossonero parlava di firma già fatta a dicembre, in realtà le cose potrebbero essere diverse.
Da Sky Deutschland ieri è giunta notizia del rifiuto di Rangnick all’offerta di Ivan Gazidis e del fondo Elliott Management Corporation. E successivamente l’agente del manager tedesco ha negato l’esistenza di un accordo per una collaborazione, pur confermando dei dialoghi con l’amministratore delegato del Milan.
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A frenare Rangnick dal trasferirsi al Milan sarebbero due aspetti fondamentali, secondo quanto riferito oggi dal Corriere dello Sport. Il primo dubbio è relativo alla sua effettiva libertà di azione, vuole carta bianca. Il secondo è inerente alle concrete possibilità economiche di attuare il progetto desiderato. Infatti, il club deve stare attento al bilancio per rispettare i vincoli legati al Fair Play Finanziario.
Nell’Hoffenheim prima, nel Salisburgo e nel Lipsia poi, lui ha sempre avuto pieni poteri e un budget adeguato per raggiungere gli obiettivi. La situazione in casa Milan è particolare e forse non rappresenta l’ideale per il 61enne tedesco. Sul tavolo c’è un progetto triennale che lo attira, dato che quello rossonero è un club molto glorioso, ma ci sono anche delle perplessità.
Non va escluso che le smentite circolate facciano parte di un’operazione ad hoc per non creare turbative alla squadra e a Stefano Pioli. Le dichiarazioni di Boban, alle quali hanno fatto seguito tante tensioni e il suo addio, non hanno fatto bene al gruppo. Contro il Genoa la prestazione è stata pessima sia a livello di approccio mentale che di gioco.
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