Con l’addio di Zvonimir Boban e quello praticamente certo della coppia Maldini-Massara, è Ivan Gazidis a decidere le sorti future del Milan. L’ex CEO dell’Arsenal non dovrà sbagliare mosse.
Ivan Gazidis uomo decisivo nelle scelte future del Milan. Non sarà più un manager dietro le quinte, ma agirà in prima linea per il rilancio del club. La fiducia del fondo Elliott Management Corporation nei suoi riguardi è massima, però non incondizionata. Serviranno risultati.
Zvonimir Boban è ormai fuori dalla società, mentre Paolo Maldini e Frederic Massara dovrebbero lasciare a fine stagione. Ormai entrambi sono un po’ ai margini. L’amministratore delegato ha preso la situazione in mano e sta gestendo una situazione non facile. Oltre ai problemi societari e legati alla squadra, c’è anche la nota vicenda Coronavirus a condizionare il mondo dello sport.
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Gazidis, quali mosse per rilanciare il Milan?
Da settimane si parla del probabile arrivo di Ralf Rangnick come allenatore-direttore tecnico del Milan. Una figura voluta fortemente da Gazidis, che vede in lui l’uomo ideale per il progetto di rilancio del club. Tuttavia, dalla Germania ieri sono giunte smentite sull’arrivo del 61enne tedesco in Italia.
Rangnick sarebbe lusingato dal ruolo e dall’ingaggio offerti, ma i mezzi economici a disposizione per rifondare il Milan non lo convincono. Secondo i suoi piani, il budget deve essere maggiore di quello che gli è stato indicato. Lo scrivono nel suo Paese e non è da escludere che tale versione corrisponda al vero. Il club rossonero ha un bilancio da anni in pesante passivo e gli investimenti non possono essere esagerati.
Il presidente Paolo Scaroni ha negato l’esistenza di un contratto firmato, non non escludendo però contatti preliminari con Rangnick. Invece La Gazzetta dello Sport ha spiegato che esistono proposte già fatte e condivise, con tanto di penali in caso di recesso da una o dall’altra parte. Quale sarà la verità?
Ad ogni modo, sarà Gazidis a decidere il futuro del Milan. Dovrà fare le scelte giuste per evitare di buttare via ancora tempo e risorse. Gli anni passano e il Diavolo non riesce mai a tornare nei piani alti della Serie A. Il manager sudafricano dovrà cercare di dare una svolta nella direzione giusta, con o senza Rangnick.
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