Milan, futuro sempre più lontano dal club per Zlatan Ibrahimovic: se prima vi erano dubbi nello svedese, ora sembra esserci parecchia rabbia nei confronti della società e dell’arrendevolezza della squadra.
Ora Zlatan Ibrahimovic è inquieto e infelice. Come infatti riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, il campione scandinavo sembra aver assorbito particolarmente il caos societario delle ultime ore. E a confermarlo, domenica, è stato il nervosismo evidente in campo sin dal primissimo minuto.
Da una parte è scontento per una situazione inimmaginabile a livello dirigenziale, dall’altra perché vede che in campo nessuno mette la sua stessa applicazione. Così ne sono venuti fuori gesti eloquenti e a tratti di rassegnazione, urla nei confronti dei compagni e tentativi di sperati di andare a prendersi la palla in mediana addirittura.
La verità è che non era questo il Milan a cui aveva pensato al momento della chiamata. E ora che Zvonimir Boban non c’è più e Paolo Maldini pure è in uscita, tutto sta velocemente cambiando. Del resto erano stati i due dirigenti a portarli in rossonero, gli stessi che avevano poi apparecchiato il rinnovo e che addirittura gli avevano mostrato in che modo e con quali giocatori intendevano rinforzare la squadra.
Adesso – assicura la rosea – Ibrahimovic non è più felice. Ora, piuttosto, è rabbioso e anche molto. E’ così che lo descrive chi gli è vicino. Rabbioso per essersi ritrovato in un imbuto lavorativo e nei confronti dell’amministratore Ivan Gazidis, di cui non ha apprezzato l’operato nell’ultimo periodo.
Secondo alcuni spifferi, inoltre, ci sarebbe stata anche una frizione verbale tra i due. E non ci sarebbe nemmeno molto da sorprendersi, data la schiettezza e la leadership di Ibra. Al massimo, se non fosse vero, potrà farlo questa settimana in quanto ha un programma una chiacchierata proprio con l’Ad.
Per quanto riguarda il campo, invece, non ha accettato e deglutito la rassegnazione e le modalità con cui è maturata la sconfitte interna col Genoa. Una brutta battuta d’arresto che segue al pareggio amaro di Firenze e che complica sempre più le speranze di una rimonta europea del Diavolo. Situazioni, unite, che lo spingono sempre più lontano dal Milan.
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