L’emergenza Coronavirus potrebbe mettere a rischio la salute dei calciatori? Ecco la verità su quelli che sono i rischi concreti.
Tutta l’Italia si sta adeguando alle disposizioni anti-Coronavirus, l’agente patogeno che sta letteralmente creando problemi e psicosi ovunque.
Nel frattempo il campionato di Serie A continua, nonostante le porte chiuse imposte dal Ministero dello Sport e le richieste (finora inascoltate) di fermare la stagione 2019/2020.
Ma quanto rischiano, a livello virale, realmente i calciatori che scendono in campo in questo periodo così delicato? La risposta arriva dall’indagine odierna de il Corriere dello Sport.
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Secondo il parere dei medici sportivi, nonostante i contatti fisici frequenti sul campo, la percentuale di contagio in questo ambito è poco probabile. Ancora minore dunque la pericolosità di infezione per Coronavirus.
Gli sportivi ed i calciatori in particolare, si legge, hanno difese immunitarie alte, superiori alla media e dunque fisici ben più resistenti anche agli agenti esterni. Non sarebbe dunque pericoloso giocare a pallone, come dimostrano le disposizioni governative sugli sport all’aperto.
Più probabile però il contagio negli spogliatoi e negli spostamenti verso lo stadio e i vari impianti. La vicinanza nei posti chiusi anche per i calciatori potrebbe essere qualcosa da evitare o dalla quale prevenirsi.
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