Ralf Rangnick, primo nome per il futuro della panchina rossonera, dovrebbe avere pieni poteri anche sulla scelta dei calciatori.
Il Milan sposa il modello Arsenal. Questa l’idea di Ivan Gazidis, dirigente che avrà ampi poteri a partire dalla prossima stagione.
Gazidis ha lavorato fino a due anni fa proprio nella dirigenza dei Gunners, un club che da tempo è esempio di progettualità e pianificazione, il tutto basato sulla scoperta e la crescita dei giovani talenti internazionali e sulla correttezza a livello di Fair Play Finanziario.
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E seguendo il modello Arsenal, il Milan potrebbe affidarsi ad un manager a tutto tondo, che avrà piena autonomia su tutto il reparto tecnico-sportivo.
Chi meglio di Ralf Rangnick allora. Il manager tedesco in carriera ha svolto vari ruoli, dall’allenatore al direttore sportivo fino al responsabile dell’area scouting nell’universo Red Bull.
A lui si deve la scoperta di diversi talenti internazionali, da Werner a Mané fino al fenomeno Haaland, tutti passati sotto l’occhio attento di Rangnick.
E nei piani di Gazidis l’ex Lipsia dovrebbe avere pieni poteri anche sul calciomercato. Un po’ come faceva Arsène Wenger durante la sua lunga carriera nel progetto Arsenal.
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Come riporta Sportmediaset, Rangnick rivoluzionerà dunque la sfera manageriale del nuovo Milan. Sarà tutta sua la decisione sull’impostazione dell’area scouting e sui calciatori da acquistare e vendere fin dalla prossima sessione di mercato.
Il tutto nei parametri imposti da Gazidis: il Milan dovrà fare un mercato basato sui giovani talenti, non costosi ma pronti al salto di qualità, con stipendi che non superino il tetto dei 2 milioni netti (eccezioni a parte).
Rangnick è personaggio a 360°, che ha bisogno di autonomia e pieni poteri per dare il via al suo progetto tecnico.