Napoli, Gennaro Gattuso non le manda a dire dopo i rinvii delle varie partite: “Campionato falsato: o andavano giocate tutte o rinviate tutte”.
“Campionato falsato”. Ancor prima che Giuseppe Marotta si esprimesse in tal senso quest’oggi, lo aveva già fatto Gennaro Gattuso ieri a margine di Napoli-Torino.
Interrogato in conferenza sulle varie gare rinviate, tra cui anche Milan-Genoa in programma quest’oggi, Rino si è espresso con tutta la schiettezza che lo contraddistingue. L’ex tecnico rossonero, infatti, ha evidenziato i diversi fattori in gioco nel rinviare una gara addirittura di mesi.
Ecco quanto riferito: “Non sono d’accordo, non sono d’accordo. Innanzitutto rispetto per le vittime e per le persone in tutto il mondo che stanno soffrendo per questa grandissima problematica che è venuta fuori un mese fa. Però non sono d’accordo. Perché le partite o si giocano tutte o altrimenti si ferma il campionato. Perché giocare una partita il 13 maggio è diverso dal giocarla oggi. Ha un valore diverso”.
Un esempio è stato proprio il Toro arrivato al San Paolo: “Il Torino una settimana fa aveva quattro o cinque diffidati, poi non ha giocato col Parma e sono stati quindi a disposizione. A me piace che le partite si giochino con i tifosi, perché il bello del calcio sono loro. Però se si fa una scelta ben precisa, bisogna rispettarla. O si gioca o non si gioca”.
Da lì il messaggio senza peli sulla lingua: “Perché il campionato per me è falsato in questo modo qui. Perché giocare fra un mese e due mese sono partite totalmente diverse. E giocare con squadre che non giocano da una o due settimane e diverso dal farlo con una che invece ha giocato. C’è un dispendio energetico diverso”.
Infine la chiusura: “Ci sono tante problematiche. E siccome ci sono tanti soldi in ballo, perché le società di calcio sono aziende, bisogna fare le cose fatte bene. Non la scusa dei tifosi e non tifosi: si può aspettare. Bisogna fare le cose fatte bene. E non è una polemica la mia, ma è ciò che penso veramente. Non è uguale”.
LEGGI ANCHE: CALCIOMERCATO MILAN, IDEA IN CASA CHELSEA