Marco van Basten ricorda il suo ultimo saluto a San Siro nel 1995 e anche la difficile convivenza al Milan con Arrigo Sacchi, allenatore che non apprezzava molto.
Marco van Basten è uno dei più forti centravanti della storia del calcio. I tifosi del Milan hanno gioito per anni nell’ammirare le sue prodezze e hanno anche pianto per il ritiro prematuro.
Intervistato da 7, inserto del Corriere della Sera, il tre volte Pallone d’Oro ha ricordato la serata nella quale ha salutato per l’ultima volta il pubblico di San Siro nell’agosto 1995: «Era tutto triste. Erano tristi gli sguardi dei miei ex compagni, che cercai di incrociare il meno possibile, perché mi ero promesso di non piangere. Non fu una festa. C’era tristezza ovunque. Quella del pubblico, e la mia. Correvo, perché non volevo far vedere che zoppicavo, battevo le mani alla gente. E intanto pensavo che non c’ero già più, mi sembrava di essere ospite del mio funerale».
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Milan, Van Basten critica Sacchi
Van Basten doveva ancora compiere 31 anni quando disse addio al calcio. Non giocava dal 1993 e a causa di un’operazione a una caviglia che non doveva fare ha dovuto ritirarsi. Grande dolore per lui e per tutto lo sport, perché l’olandese era un grandissimo campione.
Il suo era un carattere non facile, comunque. Non sono mancati dei contrasti con Arrigo Sacchi, con il quale non ha mai avuto un grande feeling e che non ritiene abbia fatto la storia del calcio: «L’hanno fatta i suoi giocatori. Quel Milan era una delle squadre più forti di sempre. Lui ha avuto una parte importante. Era bravo a farsi amici i giornalisti, ha saputo costruire una immagine da grande innovatore. Non ha inventato nulla. Il modulo che usava il Milan non era né rivoluzionario né offensivo. Schieravamo difensori eccezionali. A farci vincere così tanto è stata sempre la difesa, alla quale lui si applicava molto, dedicando invece poco tempo alla fase offensiva».
Van Basten a distanza di tanti anni fa delle critiche pubbliche ben mirate a Sacchi. Era risaputo che il loro rapporto non fosse stato dei migliori, ma non ci si aspettavano certe dichiarazioni dall’ex centravanti. Nonostante i loro dissapori, il Milan ha vinto comunque tanto e lui si è consacrato come uno dei più forti di sempre.
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