Milan, Stefano Pioli è destinato all’addio rossonero: lo riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Solo con un miracolo chiamato Champions League resisterebbe.
E’ un Milan mangia-allenatori questo dell’epoca moderna. Una centrifuga. Da anni e anni ormai. Ben sei precisamente. Ovvero da quando Massimiliano Allegri, tecnico dell’ultimo scudetto rossonero, anche perse il controllo della situazione e finì per essere esonerato.
Da allora non c’è stata più pace in casa Diavolo. Diversi fallimenti, zero risultati finali e ben 9 staffette totali. La lista del resto è lunga: Mauro Tassotti ad interim, Clarence Seedorf, Filippo Inzaghi, Sinisa Mihajlovic, Cristian Brocchi, Vincenzo Montella, Gennaro Gattuso, Marco Giampaolo e in ultimo, appunto, Stefano Pioli.
Ma come riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, questa macchina divora allenatori non risparmierà nemmeno il 54enne emiliano malgrado l’ottimo lavoro. A meno che non gli riescano giochi di prestigio clamoroso come la conquista del quarto posto, il destino del tecnico sembrerebbe già segnato.
Specialmente con una dirigenza che sta già apparecchiando la panchina 20/21 con la ricerca dell’uomo giusto. Pioli prova a restare in piedi nonostante tutto, ma combatte una lotta impari dal momento che la squadra avrebbe bisogno di certezze e certo non di sapere che la guida tecnica è instabile.
Ma la cosa certa è che l’allenatore, a un giro esatto dal suo arrivo, si è fatto comunque seguire e ci ha messo la sua mano. La squadra ora ha un’identità ben precisa, un gioco chiaro ed evidente e soprattutto ha valorizzato quella campagna acquisti (e non solo) da 80 milioni di euro che il suo precedessore aveva inspiegabilmente accantonato all’avvio. Tuttavia non basterà: sarà addio.
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