Milan-Genoa a porte chiuse: come conferma il Corriere della Sera oggi in edicola, si va verso questa soluzione in vista del lunch match di domenica e dell’allarme coronavirus in Italia.
Milan-Genoa, si dovrebbe giocare regolarmente ma a porte chiuse. Come riferisce il Corriere della Sera, è questo il provvedimento valutato dopo le gare rinviare ieri in Italia per l’allarme coronavirus.
Oltre alla gara di San Siro, in programma di domenica nel lunch match, altre due partite si svolgerebbero senza tifosi sugli spalti: Udinese-Fiorentina in programma sabato alle 18.00 e anche il big match tra Juventus e Inter di domenica alle 20.45.
La situazione attuale è la seguente: la Lega vuole giocare, la Federcalcio vuole capire e il Coni si allinea al governo. “Lo sport, in un momento così, non può andare per conto proprio. È giusto fermarsi e rispettare le disposizioni delle autorità. Sarebbe sbagliato e inelegante se fossero anticipate le mosse della politica”, ha infatti affermato ieri Giovanni Malagò.
Ma la Lega Serie A preme per giocare unicamente per un motivo: il maxi affollamento del calendario considerando anche le varie competizioni, il quale rischia di far implodere il calcio italiano con conseguenze devastanti sul regolare svolgimento.
Il caso dell’Inter è emblematico: se dovesse saltare un’altra gara di campionato, e andasse avanti in Europa League, non ci sarebbero più date a disposizione per chiudere il torneo, considerando che a giugno entra in gioco l’Europeo itinerante e che Inter-Sampdoria è recuperabile soltanto il 20 maggio.
Ma è sottilissima anche la linea tra la regolarità del campionato e l’incolumità pubblica e di atleti, staff e dirigenti. Trovare una quadra non sarà affatto semplice, soprattutto se la situazione sanitaria dovesse peggiorare ulteriormente.
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