Fiorentina-Milan, Pioli: “Il rigore non c’era. Da qualche partita episodi strani”

Stefano Pioli Fiorentina Milan
Stefano Pioli in Fiorentina-Milan (©Getty Images)

Stefano Pioli ha parlato ai microfoni di DAZN al termine di Fiorentina-Milan 1-1. L’allenatore rossonero è deluso del risultato finale, visto che la sua squadra era in superiorità numerica per buona parte della ripresa.

Questi i primi commenti del mister: «Ci sono tutte le nostre responsabilità, eravamo padroni del campo e non dovevamo essere superficialità. Non dovevamo pensare che fosse finita, serviva continuare a giocare. Siamo rammaricati, abbiamo le nostre colpe ed è un peccato. Dovevamo chiudere la partita. Il rigore non c’era, non ci sono dubbi. Romagnoli ha toccato la palla. Non capisco perché non si sia utilizzato il VAR. Comunque potevamo e dovevamo vincere».

Pioli parla ancora del rigore decisivo assegnato per presunto fallo di Alessio Romagnoli su Patrick Cutrone, che a suo avviso non c’è: «Dalla panchina si vede che Romagnoli tocca la palla e la manda verso l’esterno. L’arbitro può sbagliare, ma c’è il VAR e bisogna controllare su situazioni del genere. Da qualche partita episodi strani a nostro sfavore. Peccato, potevamo vincere e abbiamo nostre responsabilità».

L’allenatore si aspettava di più dopo l’espulsione di Dalbert: «Dovevamo gestire meglio il pallone. Abbiamo anche preso 4-5 contropiedi che in superiorità numerica non puoi prendere. Serviva maggiore equilibrio e abbiamo perso palloni banali. Forse troppa sicurezza di avere il match in mano. Abbiamo perso equilibrio quando era il momento di tenere bene il campo ed essere veloci».

Pioli è un ex della Fiorentina e i tifosi violi lo hanno applaudito stasera: «Firenze mi ha sempre regalato grandi emozioni, sia da giocatore che da allenatore. Quando arrivo qui sono preparato a vivere certe emozioni e sono molto legato a questo ambiente. Bello ricevere un’accoglienza così calorosa».

Ivan Gazidis in un’intervista ha detto che lui è in pole per la panchina del futuro: «Io sono sempre sereno. Ci metto passione e serietà nel lavoro. Io e i giocatori non pensiamo al futuro, c’è tanto da fare e dobbiamo concentrarci sul presente. Ci dobbiamo rifare nella prossima partita».

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