Massimiliano Mirabelli, ex direttore sportivo rossonero, è tornato a parlare dell’attuale gestione del Milan a livello tecnico e strategico.
Massimiliano Mirabelli è tornato a parlare di Milan. Il direttore sportivo rossonero ai tempi della breve era cinese ha detto la sua sulla gestione attuale.
Mirabelli, che ha detto addio al suo incarico al Milan nell’estate 2018, ha espresso qualche perplessità su come è guidato il club ad oggi nell’intervista rilasciata a calciotoday.it.
“Quando c’ero io si sapeva chi comandava. Le voci attuali possono stabilizzare. Le questioni erano chiare e abbiamo raggiunto buoni risultati. Sfiorammo la Champions, tornammo in Europa dopo diversi anni e raggiungemmo la finale di Coppa Italia. Non abbiamo però avuto il tempo di lavorare con calma”.
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Mirabelli ha poi parlato di Zlatan Ibrahimovic: “Lo svedese senza dubbio ha dato qualcosa d’importante, anche ai giovani che un tempo vedevano Ibra forse solo nelle figurine. Non vorrei però che sia solo una cosa momentanea, il peso non può andare tutto sulle spalle di un 38enne, seppure campione. Io comunque non l’avrei preso”.
Un parere molto realistico anche sulla direzione di Paolo Maldini: “Chi ha giocato ad altissimi livelli non è detto che possa fare il dirigente. Paolo è alle prime armi e sta facendo la gavetta, avrà bisogno di tempo per prendere confidenza con questo mestiere”.
L’ex ds rossonero risponde così a chi addebita alla precedente gestione le difficoltà economiche del Milan: “Questo lo dice chi non conosce i fatti. Noi abbiamo trovato una squadra da rifare con una sola sessione di mercato a disposizione, abbiamo dovuto acquistare 10 giocatori. Abbiamo rinnovato il contratto di Donnarumma e con un agente come Raiola non è semplice, di questo ne ha beneficiato l’attuale società. Voglio vedere adesso se e come verrà prolungato il contratto del portiere. Poi abbiamo lanciato Gattuso come allenatore”.
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