Alla vigilia di Fiorentina-Milan consueta conferenza stampa per Stefano Pioli a Milanello. Il mister ha parlato dopo l’allenamento di rifinitura.
La partita di domani a Firenze è molto importante per la squadra rossonera, reduce dalla ritrovata vittoria contro il Torino. I 3 punti sono fondamentali per continuare a coltivare l’obiettivo di qualificazione in Europa. Inoltre, c’è da vendicare la sconfitta dell’andata per 3-1 a San Siro, quando ancora c’era Marco Giampaolo in panchina.
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Serie A, Pioli in conferenza stampa pre Fiorentina-Milan
Pioli a partire dalle 13:30 ha parlato presso la sala stampa di Milanello affrontando più temi attuali. Noi di MilanLive riportiamo le dichiarazioni del mister nel giorno che precede Fiorentina-Milan.
Si parte dal suo ritorno a Firenze: «Non mi è indifferente, è normale per ciò che ho vissuto lì. Ci è successo qualcosa che ti lascia dentro tanto. Dopo la tragedia di Astori abbiamo trasformato la situazione in positività, ricordando ciò che lui ha trasmesso».
Sulla partita: «Sarà difficile, dovremo dare il massimo. Loro sono un’ottima squadra e servirà determinazione».
Su Davide Astori: «E’ dentro di me. Ho avuto l’onore di conoscerlo. Penso sia contento che io sia venuto al Milan. Sono uscito migliorato dall’esperienza di Firenze, abbiamo dovuto gestire una situazione alla quale non eravamo preparati. Mai avrei voluto vivere quella situazione».
La situazione del Milan legata anche agli infortunati: «Ad avere problemi sono Duarte, Krunic, Biglia e Kjaer. Gli altri stanno bene, fisicamente e mentalmente. Si allenano bene e quando fai così le prestazioni arrivano. Dobbiamo migliorare la classifica, abbiamo fretta di progredire. Stiamo facendo bene e sappiamo che possiamo fare meglio. La Fiorentina ci farà lavorare tanto domani».
L’ambiente di Firenze con la nuova proprietà: «Ora c’è più entusiasmo e convinzione. Servirà una prestazione da Milan per vincere».
Le voci sul suo futuro: «Abbiamo appena detto che la squadra si allena bene, si respira un’aria molto positiva. Siamo compatti, pensiamo al presente per costruire il futuro. Non abbiamo tempo e necessità di spendere energie sulle cose che non possiamo determinare. Il resto non ci riguarda».
Zlatan Ibrahimovic come stimolo: «Avere un esempio di tanta determinazione, ambizione e perfezione fa bene a un gruppo così giovane. Siamo la squadra con peggiore percentuale di occasioni sfruttate. Potevamo fare 11 gol in più. Zlatan ha sempre fame e ci sta aiutando».
Su Ante Rebic avuto pure alla Fiorentina e il suo presente: «L’ho avuto solo 10 giorni in ritiro, quando aveva già deciso di andare via. Sta facendo bene e deve continuare così».
Sul suo lavoro e sul futuro: «Mi gratifica che il mio lavoro venga apprezzato. Ma è importante che sia un punto di riferimento per la squadra. Nessuno può essere confermato a prescindere dai risultati. Chi dovrà decidere deciderà. Solitamente si parla verso aprile di futuro, rispetto i giornalisti ma non posso risponder sempre sul futuro. Sono concentrato sul presente per ottenere il massimo, poi vedremo».
Rapporto con Ibrahimovic: «Rapporto di rispetto, è un grande professionista. Lui dice che è un giocatore e io sono l’allenatore. C’è fiducia reciproca. Se non hai la stima dei giocatori non puoi fargli fare le cose. Con lui e gli altri ottimi rapporti».
Presunto caso Mateo Musacchio: «Nessun caso. Ha avvertito un indurimento muscolare, doveva giocare lui col Torino. Nel riscaldamento ha risentito dolore. Si fosse rifiutato di entrare, domani non sarebbe stato convocato. Sarà disponibile, invece».
Sull’obiettivo Champions League: «Dobbiamo vincere più partite possibili, poi vedremo dove arriveremo. Ci sono tante squadre forti, dobbiamo andare a mille all’ora. Dobbiamo proseguire con il trend di questo periodo. Domani partita molto importante, sarà combattuta. Quando rincorri devi puntare sempre a perfezione e successo. Serviranno più punti che all’andata, questo è sicuro. Ora serve spingere, ci giocheremo tutto nel prossimo mese».
Le condizioni di Hakan Calhanoglu: «Sta bene. Ha avuto un infortunio lieve, è disponibile per giocare titolare».
Su Franck Kessie: «Sta crescendo, gli serve una maggiore pulizia nelle scelte durante lo sviluppo del gioco».
Sui suoi meriti: «Traspare la voglia della squadra di dare il massimo in campo. Io ai giocatori chiedo di uscire stremati, di dare tutto. C’è tanto lavoro quotidiano. C’è voglia di voler dimostrare che siamo degni di questo grande club e di una maglia così gloriosa. Il segreto è la passione, ciò che ti fa fare tutto con più attenzione. Timbrando solamente il cartellino non vai da nessuna parte. Penso a fare del mio meglio».
Il presunto richiamo di Ibrahimovic a Paquetà nello spogliatoio in Milan-Torino: «L’episodio raccontato non è veritiero. Non ci sono casi che non esistono. Il gruppo è compatto e coeso».
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