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Più rosso che nero – Mateo complica, Matteo risolve

Matteo Gabbia (foto acmilan.com)

Ti aspetti Mateo e invece gioca Matteo. E lo fa pure bene. Nonostante l’entrata a freddo, nonostante l’esordio, nonostante il momento della partita. Gabbia ha superato con abilità tutte le insidie. C’era da difendere un risultato e lo ha fatto con intelligenza, forza e personalità. Adesso possiamo dirlo: il Milan un quarto difensore ce l’ha, ce l’ha eccome.

Nel finale di primo tempo Kjaer si fa male. Pioli chiama Musacchio. Che, ufficialmente, chiede di non entrare per un problema al polpaccio. Crederci o meno spetta soltanto a voi. L’unica altra soluzione in panchina è proprio il giovane Gabbia, mai schierato quest’anno dal Milan in Serie A; l’unica presenza l’ha fatta in Coppa Italia, contro la Spal, a risultato già acquisito. Il secondo tempo col Torino è un banco di prova importante: bisogna portare a casa l’1-0. E così sarà.

L’ex Primavera e Lucchese si è messo in luce con un paio di interventi importanti: nell’uno contro uno, nello stacco di testa e in marcatura. E ci aggiungiamo anche una zingarata offensiva dopo un recupero palla negli ultimi minuti di partita. Una prestazione importante e complimenti inevitabili. Da Paolo Maldini a Zvonimir Boban, da mister Pioli a Zlatan Ibrahimovic. Roba non da poco, insomma.

Gabbia ora guarda alla Fiorentina

La sua è stata finora una stagione molto particolare. Come visto, mai utilizzato, ma al di fuori se ne è parlato molto. Già in estate, durante l’International Champions Cup. Giampaolo lo fece giocare contro il Bayern Monaco (c’era anche Daniel Maldini) e fece molto bene, tanto da guadagnarsi critiche positive da parte della stampa e non solo. Ma poi non ha avuto altre chance. A gennaio sembrava destinato a lasciare: l’ultimo giorno di mercato era in sede con il suo agente per un possibile passaggio al Parma, in prestito, o alla Sampdoria. Niente da fare, è rimasto. Per fortuna.

E adesso c’è il futuro. Kjaer è ko, Musacchio va valutato. Ecco perché si fa spazio l’esordio da titolare in Serie A. Sabato sera c’è una partita importante contro la Fiorentina, a Firenze. Gabbia potrebbe giocare insieme a capitan Romagnoli (ieri monumentale). Un’altra bella occasione per dimostrare di essere all’altezza e di poter vestire questa maglia. Classe 1999, ne sentiremo parlare ancora.

Scritto da
Pasquale La Ragione