Il tecnico tedesco Rangnick vuole allenare i rossoneri. Ma in società ancora non c’è chiarezza sulle scelte future: due schieramenti formati.
Sorpresa in casa Milan. Ralf Rangnick vuole diventare al più presto possibile il nuovo allenatore rossonero.
Il nome del mister tedesco, oggi direttore tecnico generale dell’universo Red Bull, è sempre più di attualità in casa rossonera.
Si è parlato fin dallo scorso autunno di un contatto concreto tra il Milan e Rangnick. L’ex allenatore del Lipsia si è detto sempre molto attratto da questa possibilità, visto che ritiene il Milan di Arrigo Sacchi un esempio per il suo modo di vedere il calcio.
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Rangnick vuole il Milan, la società è divisa sul futuro
Il problema è la bocciatura arrivata da Paolo Maldini. L’attuale direttore dell’area tecnica ha snobbato giorni fa la candidatura di Rangnick, annullando tutte le voci recenti su un suo futuro al Milan.
“Non è il profilo giusto per il Milan” – ha detto Maldini, facendo intendere di considerare una linea diversa da quella ipotizzata da altri membri del club.
Il Milan in questo momento sembra diviso. L’area tecnica attuale non considera Rangnick un personaggio ideale per guidare il club in futuro, ma addirittura sosterrebbe la conferma di Stefano Pioli. Un ‘normalizzatore’ che quanto meno ha ridato carattere e umiltà alla squadra.
La proprietà Elliott invece sembra spingere per Rangnick. Ingaggiare il tedesco vorrebbe dire puntare su un uomo a 360°, utile sia come allenatore che come direttore sportivo. Una rivoluzione basata sul 61enne di Backnang che sta spaccando il Milan.
Rangnick ha fretta: vorrebbe più considerazione e sarebbe pronto a dire sì immediatamente al Milan. Chiede addirittura di essere annunciato nelle prossime settimane, così da poter cominciare a lavorare al nuovo progetto. Ora tutto è possibile, anche se la differenza molto probabilmente la faranno come al solito i risultati sul campo.
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