Dopo gli ultimi tre risultati amari, il Milan torna a vincere e rivede l’Europa agganciando Verona e Parma al 6° posto. Diavolo non brillantissimo ma con ordine e cuore ieri a San Siro.
Questa volta il Milan non spreca. Dopo il recente passo falso col Verona, il Diavolo batte il Torino e aggancia Verona e Parma al sesto posto in classifica. Ma ciò che più conta, come evidenzia La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, è che si vede finalmente un’idea di Milan. Un’identità ben precisa, tecnica e tattica.
E da questo punto di vista l’aggressività è diventata una caratteristica portante della squadra di Stefano Pioli. Mordere, pressare in alto e appoggiarsi a Zlatan Ibrahimovic. Dopo averlo visto contro Inter e Juventus, la storia si ripete anche contro i granata in caduta libera. Tuttavia – ammonisce il quotidiano – è la durata il nuovo limite di questa squadra.
Al vantaggio meritato segue infatti l’affanno. Il pressing e l’atteggiamento aggressivo durano un tempo o al massimo 55 minuti. Poi si manifesta la flessione. E se nel frattempo i rossoneri non hanno chiuso il match, si va in sofferenza proprio come ieri.
Il finale poi ha oscillato tra la voglia di sopravvivenza del Toro e l’istinto di conservazione del Milan. Ma nessuno cede alla paura. Questa nuova formazione comunque convince. Perché al netto dei limiti oramai piuttosto noti, è quadrata e ci mette fierezza e dignità.
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