Milan, ecco la forma definitiva col nuovo 4-2-3-1. Dopo cambi, tentativi e esperimenti falliti, il Diavolo ha finalmente la sua identità definitiva.
Milan, finalmente un’identità. Eppure, come evidenzia il CorSera oggi in edicola, sono serviti otto mesi, due allenatori, delusioni in serie e una serie di esperimenti falliti. Ma passato tutto ciò, e dopo un intero girone di andata, la squadra ha finalmente un volto e un profilo ben precisa.
E il Diavolo ora fa anche un po’ paura fa, come hanno confermate le prestazioni contro Inter e Juventus. Giusto due mesi fa, per esempio, non ci sarebbe stata storia. La squadra di Stefano Pioli, invece, adesso ha finalmente ritrovato la sua strada ma al contempo ha perso il tempo. Ora non può più fallire.
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Dopo aver sprecato tantissimo tempo, col Milan distante ben 13 punti dalla Champions, l’Europa League ora diventa un dovere oltre che un obiettivo. Resta ovviamente un amaro premio di consolazione, ma al contempo è anche l’unico modo per salvare almeno in parte una stagione maledetta.
Per riuscirci, però, non saranno più ammessi blackout. Dopo stasera ci sarà la trasferta di Firenze, poi Genoa, Lecce e Roma: il meno di un mese – evidenzia il quotidiano – ci sarà tutta la verità. Sarà ancora Zlatan Ibrahimovic a guidare il gruppo stasera, chiamato agli straordinari con la terza partita in nove giorni. Ma come assicurato anche da Stefano Pioli ieri in conferenza, sta bene lo svedese. Inarrestabile.
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