Allan escluso per Cagliari-Napoli come Kalinic fu punito alla vigilia di Milan-Chievo: a distanza di anni Gennaro Gattuso si ripete e non deroga sulla sua filosofia.
Allan come Nikola Kalinic nel 2018. Un film già visto in casa Milan, con regista sempre Gennaro Gattuso. Perché il tecnico pretende sempre massimo impegno e professionalità da suoi, e quando questo viene meno non deroga affatto.
Così malgrado il momento e l’importanza del giocatore, Rino ha rinunciato al brasiliano in vista di Cagliari-Napoli. Motivando così la scelta in conferenza stampa: “Allan non si è allenato come piace a me. Ha fatto delle grandi camminate in campo e questo a me non sta bene”.
Rimarcando poi il concetto qualche passaggio più tardi: “A fine mercato avevo chiesto di vedere giocatori che pensassero solo al Napoli. Non posso non essere coerente. Qui bisogna pedelare forte e io ho 24-25 giocatori da gestire”.
Un po’ come già accaduto, appunto, con Kalinic in rossonero nel 2018. Alla vigilia di Milan-Chievo di un 18 marzo, l’allenatore calabrese escluse il croato dopo un allenamento particolarmente blando del calciatore. E in più, come aggravante, tale atteggiamento sembrò anche voluto dopo aver visto la casacca dei titolari consegnata a Patrick Cutrone e non a sé.
Gattuso, una volta ricevuto lo staff tecnico che segue la squadra con rilevatori GPS, non ci pensò due volte: fuori. Non convocato. Nonostante il periodo decisivo e la posta in palio. Intervenuto successivamente in conferenza, il tecnico ne parlò poi così: “Domani è un altro giorno, non ho rancore nei suoi confronti. Io non chiedo nulla alla mia squadra, ma voglio vedere gente che si allena sempre al massimo. Allenandosi male si manca di rispetto ai compagni e a chi allena. Ripeto: domani è un altro giorno, nessun rancore”.
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