Rigore Calabria in Milan-Juventus, per l’AIA è corretta la decisione presa da Paolo Valeri in Coppa Italia: ci sarebbe una differenza importante rispetto a quanto avvenuto con Cerri in Cagliari-Brescia.
Milan, c’è ancora rabbia e perplessità l’episodio relativo a Davide Calabria in Coppa Italia. Ma come riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, per i vertici l’AIA, associazione italiana arbitri, è corretta la decisione presa da Paolo Valeri allo scadere.
Ci sarebbe una differenza, infatti, tra la dinamica riguardante Alberto Cerri in Cagliari-Brescia e il difensore rossonero. Il club infatti si era appellato proprio su questo: se quello non era rigore come poi ammesso dal designatore Nicola Rizzoli, allora non sarebbe dovuto esserlo nemmeno quello dell’altro ieri a San Siro.
“Cerri salta per colpire di testa ma non ci arriva e ricade con il braccio allargato. In questo caso la dinamica viene prima del criterio geometrico e non è punibile”, spiegò Rizzoli per quella circostanza. Un episodio ritenuto dalla società milanista analogo a quello che ha coinvolto Calabria e Cristiano Ronaldo.
Ma in realtà – per i vertici arbitrali – la fattispecie sarebbe diversa sia per l’attitudine che la postura del giocatore che, in salto, allargherebbe braccia e gambe per andare a contrastare il tiro che arriva da dietro aumentando lo spazio del corpo, al contrario di quanto avviene per Cerri che invece salta in alto per la palla mancandola prima del rimbalzo sul braccio.
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