Paqueta è ad oggi una delle poche note stonate del Milan di Pioli: rilanciati Rebic e Castillejo, il tecnico ha l’obbligo di provarci anche col brasiliano
Lucas Paqueta è al momento la nota negativa del Milan. Il brasiliano, finito ai margini della rosa, non è certamente una prima scelta per Stefano Pioli. Il nome del calciatore classe 1997 ha alimentato diversi rumors di calciomercato a gennaio. Tantissime voci ma nessuna offerta allettante che avrebbe potuto fare vacillare la società rossonera.
Paqueta è stato un obiettivo del Psg che però non si è mai avvicinato alle richieste del Diavolo, che voleva almeno 35 milioni di euro. Il profilo del brasiliano è stato accostato anche alla Juventus per un possibile scambio con Bernardeschi ma la trattativa non è decollata per via dell’alto stipendio del giocatore italiano. Timidi sondaggi anche da parte di Fiorentina e Flamengo ma alla fine Paquetà è rimasto al Milan. Stefano Pioli adesso ha il dovere di provare a rilanciarlo per non disperdere un patrimonio importante.
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Il Milan per il brasiliano poco più di un anno fa ha investito circa 40 milioni di euro. Un investimento che non sta portando i suoi frutti. Dopo un ottimo impatto la passato stagione con Gattuso tutti si aspettavano il salto di qualità che non c’è però stato. Oggi Paqueta è solo una riserva: solo scampoli di gara per il brasiliano nel 2020 e tantissima panchina.
Serve la svolta per dare un senso a questa stagione. Il nuovissimo modulo, il 4-2-3-1, che prevede il trequartista dietro la punta, potrebbe rappresentare un’opportunità per l’ex Flamengo. Il 4-4-2, invece, lo penalizzava non poco non avendo le qualità per fare l’esterno. Ad oggi il ruolo alle spalle di Ibrahimovic è occupato da Hakan Calhanoglu: il turco sta interpretando al meglio quella posizione ma difficilmente riesce a chiudere la partita con lucidità. Paqueta potrebbe dunque rappresentare un’ottima alternativa a match in corso, in una posizione che potrebbe esaltarlo.
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