Maldini: “Bravo Pioli, non era facile. Programmeremo il futuro”

Paolo Maldini, nella sua intervista a Sky Sport, si è soffermato a parlare di Stefano Pioli. Parole di elogio per il tecnico e per il suo lavoro. Il dirigente esclude l’idea Rangnick per il Milan

Paolo Maldini Stefano Pioli
Paolo Maldini & Stefano Pioli (Foto AC Milan)

Stefano Pioli è finito sulle prime pagine dei giornali in questi ultimi giorni. La pesante sconfitta contro l’Inter nel derby ha acceso le discussioni attorno al nome del tecnico: il suo futuro è tornato prepotentemente in bilico. Il Milan starebbe già pensando al dopo Pioli: tantissimi i nomi fatti in queste ultime ore. Sono tornati così di moda i profili di Luciano Spalletti, Massimiliano Allegri e Marcelino. Tutti e tre sondati in occasione dell’esonero di Marco Giampaolo.
Sono ancora liberi e pronti ad una nuova avventura ma Paolo Maldini, intervenuto ai microfoni di ‘Sky Sport’, ha provato a gettare acqua sul fuoco, prendendo le difese di Pioli: “È stato molto bravo – ammette il dirigente rossonero – ereditando una situazione non facile. C’erano poche certezze, si è imposto e ha fatto crescere i giovani dando un’identità alla squadra. Noi abbiamo ancora una parte lunga di stagione per raggiungere i nostri obiettivi, poi ci siederemo a maggio con lui per programmare il prossimo anno”.
Parole che servono a tranquillizzare l’ambiente e lo stesso tecnico ma che lasciano aperte tutte le porte. Come sempre saranno i risultati a parlare e la sensazione è che solo attraverso una miracolosa qualificazione in Champions League l’ex Fiorentina potrebbe salvare la panchina.

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Scartata l’idea Rangnick

Ralf Rangnick AC Milan
Ralf Rangnick (©Getty Images)

In questi giorni, oltre ai nomi sopracitati, il profilo più accostato al Milan è stato quello di Ralf Rangnick. Il tedesco classe 1958 occupa il doppio ruolo, di Direttore Sportivo e allenatore, nel Lipsia che sta stupendo tutti. Un’idea che Paolo Maldini si sente di escludere totalmente: “Ho letto il suo nome – prosegue il dirigente rossonero – ma sinceramente in qualità del mio ruolo posso dire, con il dovuto rispetto, che non penso sia un profilo giusto da associare al Milan”.

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