Milan, La Gazzetta dello Sport oggi in edicola è sicura: non sarà Ralf Rangnick il prossimo allenatore. La società, piuttosto, punta a un big dall’usato sicuro e c’è già una suggestione.
Milan, non sarà Ralf Rangnick il prossimo allenatore rossonero. Lo assicura La Gazzetta dello Sport oggi in edicola. Come riferisce il quotidiano, al di là di uno Stefano Pioli in bilico per l’estate, non sarà il tecnico tedesco la prossima guida tecnica. Per un motivo ben preciso: non ha esperienza in Serie A.
Al prossimo giro, infatti, in caso di nuovo ribaltone confermato, la società è intenzionata ad affidarsi a un big per la panchina. Qualcuno che possa essere garanzia di successo dopo innumerevoli tentativi a vuoto. Già due per quanto riguarda Elliott Management Corporation: prima con Gennaro Gattuso che ha solo sfiorato l’obiettivo, adesso – eventualmente – con Marco Giampaolo e Pioli.
Non ci potrà essere una terza volta, e così – assicura il quotidiano – la proprietà sarebbe pronta a uno sforzo importante per assicurarsi un nome importante a bordo campo. Qualcuno che faccia davvero la differenza e che sia un enorme rassicurazione. Identikit, ovviamente, che non può corrispondere all’ex tecnico del Lipsia che in Italia non si è mai affacciato.
Inoltre – aggiunge la GdS – quella del 61enne tedesco non è una candidatura sostenuta dall’attuale dirigenza sportiva: potrebbe guadagnare consensi solo se in estate si verificasse l’ennesima rivoluzione societaria, ma questa oggi non è in programma.
In ogni caso, la non conferma del tecnico oggi più probabile, porterebbe il Milan a un esborso non indifferente: ovvero l’ingaggio di un profilo di livello assoluto (c’è la suggestione di Massimiliano Allegri), più gli stipendi ancora da pagare sia a Giampaolo che Pioli entrambi sotto contratto fino all’estate 2021. Ma la proprietà ha tenuto conto anche di questo ed è disposta a farlo. L’ennesimo sacrificio per raggiungere l’obiettivo madre.
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