I primi 45 minuti avevano illuso che il Milan potesse vincere il derby, poi nel secondo tempo l’Inter ha saputo rimontare e vincere 4-2. Una sconfitta così rischia di avere contraccolpi psicologici e questo non è il momento ideale, visto che giovedì c’è la Juventus in Coppa Italia.
La squadra di Stefano Pioli dovrà ricaricarsi mentalmente e farsi trovare pronta per l’andata della semifinale a San Siro. Anche se ieri sera è arrivato un bruciante k.o., qualche indicazione positiva c’è stata almeno nel primo tempo. Da quelle bisogna ripartire, andando contemporaneamente a migliorare gli aspetti negativi. Anche se un salto di qualità mentale è difficile da fare in pochi giorni.
Derby Inter-Milan: promossi e bocciati rossoneri
TOP
Theo Hernandez: nei primi 45 minuti offre costante spinta sulla fascia sinistra, creando non pochi problemi ai nerazzurri. Nella ripresa cala, ma condizionato anche da un problema alla coscia destra.
Ante Rebic: lascia il suo timbro anche nel derby, segnando il gol dell’1-0. Il croato fa soffrire Godin con la sua velocità e le sue sterzate improvvise. Conferma di meritare il posto da titolare. Quarta rete stagionale per lui, che comunque nel secondo tempo ha un calo come il resto della squadra.
Zlatan Ibrahimovic: in assoluto il migliore del Milan. Assist a Rebic, gol e anche un palo nel finale di partita. Prestazione da leader per lo svedese, che però non può risolvere tutti i problemi di un gruppo con poca esperienza e scarsa personalità.
FLOP
Andrea Conti: per quanto riguarda i primi 45 minuti di derby non si può bocciare nessuno nei rossoneri. Ma nella ripresa è l’ex Atalanta a tenere in gioco Sanchez nell’azione che porta alla rete di Vecino.
Simon Kjaer: regge bene per buona parte del match, poi va in difficoltà e nel finale si fa sovrastare facilmente da Lukaku nel gol del 4-2 definitivo.
Alessio Romagnoli: Lukaku gli è andato via una volta nel primo tempo, per il resto si era comportato abbastanza bene. Purtroppo ha perso De Vrij in occasione del 3-2 dell’Inter. Il capitano del Milan dovrebbe anche cercare di essere maggiormente leader e trascinatore nei momenti complicati.
Leggi anche -> Bakayoko, nostalgia Milan: era a San Siro per il derby – VIDEO