Zaccheroni: “Milan, ecco il problema di fondo. Ibrahimovic non basta”

Inter-Milan, parla Alberto Zaccheroni. L’allenatore, doppio ex, ha rilasciato un’intervista in vista del big match di domenica sera a San Siro. 

Alberto Zaccheroni
Alberto Zaccheroni (©Getty Images)

Inter-Milan è il derby di tanti, tra cui anche Alberto Zaccheroni. Uno scudetto in rossonero nella stagione 98-99, un piazzamento in Champions League alla guida interista nel 2003-04. Il tecnico emiliano, da doppio ex, ha così parlato della sfida di domenica ai microfoni di Tuttosport oggi in edicola.

Per il tecnico si parte da un presupposto ben preciso: la sfida non sarà decisiva per nessuno. “E’ ancora presto”, assicura infatti l’allenatore. Se poi qualcuno rischia di perderci di più, certo, quelli sono i nerazzurri: “Direi decisivo per nessuna delle due, però per gli obiettivi che ha l’Inter è chiaro che i nerazzurri sono quelli che si giocano di più”. Ma è chiaro che: “L’Inter arriva decisamente meglio alla partita, nonostante qualche assente, perché ha una classifica gratificante e ambizioni maggiori”.

Per Zaccheroni, fermo restando che l’Europa League è possibile, c’è un grosso problema alla base in casa Diavolo: “A inizio stagione pensavo puntassero alla Champions, ma ora… Poi al Milan c’è un problema di fondo: tutti i giocatori sono sotto prestazione rispetto al loro rendimento storico: Conti, Kessie e Calhanoglu, per esempio, ma pure gli stessi Suso e Piatek che sono andati via. Credo che questo sia il vero problema da risolvere al Milan”.

Per l’allenatore nemmeno lo strapotere di Zlatan Ibrahimovic è sufficiente per colmare le lacune: “Lui porta carisma e personalità, si accolla le responsabilità della squadra e i compagni sanno di avere così un punto di riferimento. Adesso da Donnarumma in su, qualunque calciatore rossonero alza la testa e cerca Ibra perché lui vuole la palla e sa cosa farci poi. Detto ciò, non penso che questo basti, che sia sufficiente per trasformare completamente una squadra”.

Il mister, infine, ha un’idea di come si potrebbe ripartire: “Cambiare tanto non aiuta, decisamente. Bisognerebbe mettere qualche paletto. Ma ripeto, ci sono troppi giocatori sotto rendimento medio. Io quando vedo andare via un giocatore della qualità di Suso, mi preoccupo. In questo Milan, Suso era e sarebbe stato ancora un giocatore importante. Piatek stesso, l’anno scorso aveva fatto benissimo, mi sembra strano non si potesse riuscire a farlo rendere meglio”. 

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