Alexis Saelemaekers domenica ha fatto il proprio esordio ufficiale con la maglia del Milan contro il Verona. È subentrato nel secondo tempo al posto di Davide Calabria, venendo impiegato da terzino destro. A riprova della sua duttilità tattica, visto che sa giocare anche in posizione più avanzata.
Il 20enne belga non sembra mancare la personalità, anche se ovviamente servirà del tempo per giudicarlo meglio. Bisogna essere pazienti con i giovani, soprattutto quando arrivano dall’estero e devono abituarsi a un calcio completamente diverso come quello della Serie A. Comunque se il club rossonero ha deciso di puntare su di lui, è perché ci crede. Oggi alle 12:30 la presentazione in conferenza stampa a Milanello.
Saelemaekers, la trattativa e i primi approcci col mondo Milan
Saelemaekers ha rilasciato un’interessante intervista al quotidiano dhnet e ha parlato del proprio esordio in Milan-Verona: «Un momento storico, inizialmente ero un po’ teso. L’allenatore mi ha dato delle istruzioni in italiano e non le ho capite molto bene. Ad essere onesto, non sapevo dove dovevo giocare. Quando ho visto chi stava uscendo, ho capito. Il mio obiettivo adesso è diventare titolare prima possibile. Domenica c’è il derby contro l’Inter e Lukaku mi ha già contattato per dirmi che ci vedremo. Vuole mostrarmi i posti belli della città».
Successivamente il talento belga si è espresso in merito alla trattativa del suo trasferimento in maglia rossonera: «Il mio agente ha parlato con la dirigenza dell’Anderlecht 2-3 settimane fa, ma ancora non c’era nulla. Poi con la partenza di Suso si è messo tutto in moto. Il Milan ha contattato il mio procuratore ed è successo tutto nel giro di un giorno. Nella giornata precedente erano circolate le prime voci, ma non sapevo ancora niente. Ho visto che molti tifosi hanno cominciato a seguirmi sui social network. Sono rimasto sorpreso. Ho scritto il mio nome su internet e visto tutti gli articoli».
Essere al Milan è motivo di grande orgoglio per Saelemaekers: «Quando ho firmato la mia famiglia era molto emozionata. Vedere mia madre piangere mi ha toccato molto. Per lei è triste vedermi andare via, ma mi lascia vivere il mio sogno. Cercherò di trovare velocemente un appartamento, magari non distante dal centro sportivo. Tutto è successo in fretta, una parte di me è rimasta a Bruxelles».
L’ex giocatore dell’Anderlecht spiega alcuni dettagli del suo approdo in Italia: «Boban mi ha chiamato il giorno prima e mi ha detto che aveva bisogno di me. Questo trasferimento era importante per lui. Al telefono non sentivo ancora l’emozione, ma quando sono arrivato Boban mi ha abbracciato e anche Maldini. Ti senti apprezzato e non hai dubbi sulla tua scelta».
Ad Alexis è stato domandato pure del primo incontro con Zlatan Ibrahimovic: «Si sente subito la sua presenza, ha molto carisma. Possiede grande personalità».
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