Milan, ecco come la squadra con e senza Zlatan Ibrahimovic: La Gazzetta dello Sport oggi in edicola snocciola i numeri della dipendenza rossonera dal fuoriclasse scandinavo.
Zlatan Ibrahimovic ci sarà per Inter-Milan di domenica sera, e meno male verrebbe da dire visto l’ultimo risultato. Perché domenica pomeriggio è arrivata la conferma: senza Ibra, il Diavolo si spegne. Caratterialmente e tecnicamente.
Non è un caso, del resto, se gli unici passi falsi sono giunti quando lo svedese non era in campo dal fischio d’inizio. Il primo è arrivato nel giorno del debutto, in casa contro la Sampdoria dove subentrò soltanto nella ripresa, e poi appunto due giorni fa contro il Verona. Con lui in campo dal primo minuto, invece, cinque successi di fila contro Cagliari, Udinese, Spal, Brescia e Torino.
Ma come evidenzia La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, col 38enne è un altro Milan e lo confermano innanzitutto i numeri. Col fuoriclasse scandinavo, infatti, la media gol è di 1.5 a partita con lui contro 0,9 senza. Così come i e 0,5 subiti contro 1,4 e i 18,5 tiri a gara contro 15,3.
Poi ovviamente c’è l’aspetto psicologico, a partire dal modo di affrontare le settimane di lavoro alla spinta trasmessa in campo con la sua sola presenza. Ma la dipendenza da Ibrahimovic – evidenzia la GdS – ora dipende anche dall’assenza di un suo alter ego con l’addio di Krzysztof Piatek.
Il quotidiano poi si pone un quesito: che cosa succederà dal 1° luglio in poi? Con la prima parte di contratto in scadenza e in vista dei 39 anni che compirà a ottobre, sarà giusto puntarci ancora?
L’opzione sul 2020-21 è esercitabile in base al raggiungimento di alcuni traguardi di carattere personale, ma Zlatan e il Milan si riaggiorneranno a prescindere dalle clausole. E considerando la spinta data in questo 2020, la risposta sembra essere in ogni caso positiva.
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