Milan spalle al muro per Gianluigi Donnarumma. Come riporta La Gazzetta dello Sport, senza grosse possibilità di rinnovo, la soluzione più concreta al momento è una cessione estiva.
E’ Gianluigi Donnarumma la prossima urgenza del Milan. Chiuso il mercato quest’oggi, la società dovrà prontamente intervenire sulla vicenda per evitare il peggio. Il club è di fatto spalle al muro: o rinnoverà il contratto del portiere in scadenza nell’estate 2021, o sarà quasi costretto a venderlo nella prossima sessione per non rischiare di perderlo poi a zero.
Dipendesse dalla società, non sarebbe nemmeno minimamente in discussione. Ma a far scattare l’allarme è stato Mino Raiola, il quale, come suo solito, è stato piuttosto schietto. La vicenda entra così nel vivo, e si prospetta una delle partite più difficili in assoluto per Elliott Management Corporation.
Milan, Donnarumma in bilico
Tra 335 giorni, a sei mesi dal termine ultimo, Gigio potrebbe già firmare pre contratti con altri club. Come evidenzia La Gazzetta dello Sport, è una soluzione che non va affatto scartata conoscendo il suo procuratore. Anche perché nel frattempo il progetto statunitense non è decollato a dovere, e non c’è la prospettiva richiesta del salto di qualità a stretto giro.
Pertanto – assicura il quotidiano – nella testa di Raiola non c’è l’intenzione di andare oltre il 2021. E le sue dichiarazioni dimostrano che l’argomento non è stato al centro dell’affare relativo a Zlatan Ibrahimovic. Non c’è stato una sorta di ‘pacchetto’ collettivo o un patto che riguardasse un po’ tutta la scuderia.
Il messaggio lascia intendere che il futuro di Alessio Romagnoli, in scadenza nel 2022, come quello di Giacomo Bonaventura, in scadenza a giugno, non sono legati all’arrivo di Ibra. Ciascuno, piuttosto, va per la sua strada e con le proprie esigenze. Specialmente Donnarumma.
Con queste premesse, dunque, è difficile che le parti si siedano per parlare di cifre e prolungamento. Il Milan, con il fardello del fair-play finanziario, deve necessariamente stringere i costi del monte-stipendi. E quei 6 milioni di ingaggio (più l’altro per Antonio Donnarumma) pesano tantissimo.
La società è pertanto impossibilitata nel rilanciare ulteriormente, e dall’altra parte appare difficile che il portiere e il suo entourage accettino una decurtazione. Anzi: Raiola, sì sa, non vede l’ora di cogliere l’occasione che avrebbe preso volentieri anche nella precedente situazione.
Con questi presupposti – conclude la GdS – è ragionevole prevedere che le parti presto potrebbero trovare una strategia che porti ad un’uscita onorevole in estate. Magari con una quotazione da 50 milioni di euro, la quale permetterebbe una plusvalenza storica per il club milanista trattandosi di un giocatore cresciuto nel settore giovanile.
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