Nuovo stadio, il doppio progetto per recuperare San Siro 

Nuovo San Siro, si ritorna in campo: presentati i progetti per la preservazione di parte dell’attuale Meazza come richiesto dal Comune. Le ultimissime. 

Nuovo San Siro (foto La Gazzetta dello Sport)

Capitolo Nuovo San Siro, la partita si riapre. Dopo un mese di silenzio e riflessioni, Milan e Inter ieri hanno rilanciato col riadattamento del maxi progetto da 1.2 miliardi di euro.

In questo nuovo disegno, come richiesto dal Comune, l’attuale Meazza sarà demolito solo in parte e non del tutto come nei progetti iniziali, diventando poi una sorta di cittadella dello sport aperta a chiunque con tanto di verde e negozi.

La nuova idea, infatti, è provare a tenere viva una traccia dell’attuale impianto calcistico, ma di più non si può fare. La coesistenza di due strutture, per le due società, è impossibile. Ma come riferisce La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, l’incontro a Palazzo Marino è stato molto positivo tra le parti in gioco.

Manica-Sportium e Populous hanno così riadattato i propri piani iniziali. Il primo, quello dalla struttura tondeggiante col doppio anello, conserverebbe tutto il lato est dell’attuale stadio, quindi sia il primo che il secondo anello, e prevede la demolizione di tre torri su quattro.

L’immagine del San Siro verrebbe tenuta in vita soprattutto grazie alle rampe del secondo anello, costruite negli anni 50 e ritenute di valore architettonico per i Beni Culturali. Lo stadio diverrebbe così un’ampia area verde, la quale introdurrà nella piazza antecedente alla nuova casa dei due club. L’unica torre che resterebbe, invece, sarà sempre fruibile per l’attività fisica e avrebbe inoltre dei negozi alla sua base e in cima un ristorante.

L’altro progetto, quello più stile parallelepipedo, ha l’idea di fondo di creare un polmone verde accanto alla Cattedrale, conservando così una parte delle rampe del Meazza e proteggendo porzioni di curve su entrambi i lati e riutilizzando le scalinate. Le volumetrie extra-stadio sono ridotte: qui c’è solo un grattacielo, ma il tema dei “volumi” sarà presto approfondito. La priorità dell’amministrazione, per adesso, è salvare in qualche modo la Scala del calcio. Poi dopo si parlerà di tutto il resto.

Milan, Dani Olmo obiettivo per l’estate: la strategia 

Gestione cookie