Milan, Leão rinasce e ringrazia Ibrahimovic: così ha convinto tutti

Il Milan si gode un Rafael Leão 2.0: più maturo, più nel gioco e anche calciatore di sostanza come dimostrano gli ultimi numeri. I passaggi della rinascita. 

Paolo Maldini Rafael Leao Zvonimir Boban
Paolo Maldini, Rafael Leao e Zvonimir Boban (Foto AC Milan)

Rigenerato, plasmato e galvanizzato. Potremmo sintetizzare così il nuovo Rafael Leão di questo 2020. Un altro giocatore da quando è finito sotto l’ala protettrice di Zlatan Ibrahimovic.

Sulle indubbie qualità non ci sono mai stati dubbi, ma ora appare anche più maturo e sicuro dei propri mezzi data la continuità e, appunto, il super riferimento in campo al suo fianco.

Così ora ogni momento è buono per imparare qualcosa da quel fuoriclasse, anche fuori dal campo. Ibra, per esempio, gli ha consigliato di imparare quanto prima l’italiano, e il talento lusitano – racconta La Gazzetta dello Sport – si è subito mobilitato per riuscirci. Nel frattempo impara e migliora in campo e domenica dopo domenica raccoglie i complimenti di tutti.

Di Zlatan appunto, ma anche di Stefano PioliZvonimir Boban e Paolo Maldini, che ieri a Milanello lo hanno coccolato a dovere. Perché Leão ha messo tutti d’accordo: i 35 milioni investiti quest’estate sono stati sicuramente tanti, ma ne è valsa la pena vedendo i primi frutti.

L’arrivo di Ibra lo ha responsabilizzato e ha creato, al contempo, le condizioni tattiche ideali affinché potesse sbocciare. In questo modulo parte da seconda punta ma può anche allargarsi a sinistra come gradisce, oppure infilarsi sulla trequarti e rifinire come successo con Ante Rebic.

Gara che ha tra l’altro dimostrato che Leão non è solo qualità, impeto e strappi, ma anche sostanza in virtù dei 6 contrasti vinti su 10 e dei ben 6 palloni recuperati. Solo Isamel Bennacer (14) e Theo Hernandez (9), un mediano e un difensore, hanno fatto meglio di lui in tal senso. Pioli non a caso lo ha elogiato per spirito di sacrificio, sottolineando come sia già maturato rispetto ai mesi scorsi. Ora – conclude la GdS – dovrà un’altra cosa da Ibrahimovic: la moltiplicazione dei gol. Il più presto possibile.

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