Ismael Bennacer è diventato un pilastro del nuovo Milan. È lui l’uomo che in mezzo al campo detta i tempi della manovra. Bravo sia nella costruzione del gioco che nell’interdizione. Un centrocampista completo e moderno.
I circa 16 milioni di euro spesi per acquistarlo dall’Empoli si stanno rivelando un investimento azzeccato. Il migliore giocatore della Coppa d’Africa 2019 si sta confermando su ottimi livelli anche con una maglia pesante come quella rossonera. Per Stefano Pioli è insostituibile.
Bennacer è stato protagonista della rubrica ‘A casa di’ su Milan TV. Tra le varie domande poste dalla presentatrice Giorgia Palmas una verteva sulla maglia rossonera presente nel suo salotto: «È quella della mia prima partita da titolare contro il Brescia. Quando l’ho messa la prima volta è stato bello. In allenamento ed in partita, vedo il logo del Milan ed è sempre un’emozione. Voglio fare bene, sicuramente. So che devo fare ancora meglio. Piano piano, sto imparando, sono molto contento di essere qui. Sto imparando tanto, sono uno di quelli che lavora tanto».
Successivamente gli viene chiesto della prima volta che è entrato a San Siro e le emozioni che ha provato: «L’anno scorso ci ero venuto con l’Empoli ed era incredibile vedere i tifosi. Mi ricordano un po’ quelli del Marsiglia, che hanno molto fervore. Lo vedo in ogni partita che gioco, i tifosi ci supportano ed è bello».
Bennacer deve ancora segnare il primo gol con il Milan e allora risponde sull’esultanza a cui pensa per l’occasione: «Devo pensare a tirare prima, poi si vedrà. Non ho ancora pensato, ma penso che vado sotto la Curva Sud, sotto dai tifosi».
Il suo abbigliamento per le visite mediche a Milano stupì non poco. Lui commenta così: «Quando il procuratore ha visto la foto, mi ha chiamato e mi ha detto ‘Siamo fortunati che sei venuto a Milano, che è la Capitale della Moda…».
Infine Bennacer ha parlato anche dell’Algeria: «Ho vinto la Coppa d’Africa, il titolo di miglior giocatore del torneo e quello di miglior giocatore giovane, anche. Ho tenuto questa coppa. Quella di MVP totale l’ho data a mia mamma. Nel 2016-2017 fui miglior giocatore giovane dell’Algeria: alla premiazione, quella sera, c’era anche Paolo Maldini, che diede il Pallone d’Oro algerino al vincitore».
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