Milan, intervista a Filippo Inzaghi. L’ex attaccante rossonero, attualmente alla guida del Benevento capolista in Serie B, commenta la situazione del Milan.
Milan, parla Filippo Inzaghi. Attualmente alla guida del Benevento capolista in Serie B, l’ex rossonero, nel corso di un’intervista al Corriere della Sera, ha commentato anche l’attuale momento del Diavolo.
Nonostante tutto, classifica e conti in rosso, si dice fiducioso l’ex numero 9 milanista. E non solo per l’approdo di Zlatan Ibrahimovic: “Conosco Maldini e mi fido di lui: sono sicuro che Paolo e Boban tireranno fuori la società da questa situazione. Bisogna resettare, inserire due o tre giocatori giusti l’anno e, soprattutto, avere pazienza. Occorre continuità nella gestione”.
Inzaghi che è stato uno dei 9 allenatori cambiati in queste ultime 7 stagioni: “Il campo ha dimostrato che gli allenatori sono stati il male minore: ne sono passati tanti e non è cambiato nulla”, replica amareggiato l’ex bomber.
Giusto intanto ripartire da Ibra: “Sì, hanno fatto benissimo, serviva uno così. Ho giocato con lui, lo stimo tanto: non ha bisogno di soldi o di gloria, se è tornato significa che ritiene di poter lasciare un segno. E mi sembra che le prime partite lo abbiano dimostrato”.
C’è spazio anche per un suo piccolo rimpianto: “Anche al debutto si è notato quanto possa pesare. Tutte quelle spizzate, quelle palle messe in mezzo all’area: ci sarei andato a nozze. Quando arrivò al Milan io volevo stare in campo con lui. Purtroppo mi sono rotto il crociato”.
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