Oggi Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa dal centro sportivo Milanello. Siamo nel giorno che precede Cagliari-Milan, partita molto importante.
Siamo alla vigilia di Cagliari-Milan e, come di consueto, Stefano Pioli parla in conferenza stampa dal centro sportivo Milanello. La trasferta in Sardegna è di quelle insidiose, considerando la buona posizione di classifica della squadra di casa.
I rossoneri vengono dal deludente pareggio a San Siro contro la Sampdoria e cercano il ritorno alla vittoria. Le speranze di riuscire ad agganciare la zona Europa League sono ancora vive, però è necessario riprendere a fare risultati per non vedere svanito l’obiettivo. Al mister servirebbe un aiuto anche dal mercato, tema di grande attualità in questo gennaio.
Comincia la conferenza con la domanda sulla settimana di Ibrahimovic e della squadra: “Una settimana importante, dobbiamo riuscire a trasformare la quantità di gioco che facciamo. E’ stata indirizzata in questa direzione, Zlatan ha entusiasmo, è motivato e sta bene”.
Sul Cagliari: “Deve essere la nostra mentalità, bisogna pensare a noi stessi senza pensare ai loro recenti risultati. Ho un buon rapporto con Maran, non posso dargli vantaggi. Stanno facendo molto bene, sta a noi essere pericolosi e propositivi”.
Sulla coppia Leao-Ibrahimovic: “Se Leao ragiona in questo modo significa che accanto a Ibra si possono imparare tante cose. Ha talento e potenzialità, ma avere a fianco nello spogliatoio un calciatore come lui è importante”.
Modulo diverso? “Il 4-4-2 è una possibilità, ne abbiamo provate diverse”.
Sul minutaggio di Ibrahimovic: “Per l’intera partita sicuramente no. Sta bene, ha giocato qualche minuto, in settimana l’ho visto bene. Ma non credo possa arrivare a giocare 90′ subito. Lui è un campione, un valore aggiunto, deve mettere la squadra in condizione di crescere e far bene. E’ al centro del progetto”.
Sul futuro di Piatek: “Se potessi spostare la lancetta dell’orologio al 31 gennaio sarei contento. E’ importante il nostro momento, io Piatek lo considero a disposizione”.
Krunic meglio di Kessie? “Lo avevo visto meglio dopo la sosta. Sembra che quando escludo qualcuno lo faccio perché sono fuori dalle mie scelte. Sono soluzioni da provare”.
Sulla possibile rivoluzione societaria: “Ho visto in settimana giocatori attenti e motivati. Non possiamo permetterci di distrarci dal mercato. L’occasione è da sfruttare, vogliamo tornare a vincere”.
Su Suso: “Bisogna lavorare sulle posizioni e sui vantaggi, il nostro problema è quello di non fare gol da troppo tempo. Certi giocatori non sono inclusi o altri esclusi? Non è così, non è ciò che conta”.
Sulla difesa: “Non mi sento in emergenza, abbiamo anche Gabbia che è a nostra disposizione”.
Sulla mancanza di gol: “Bisogna avere qualità, precisione, posizioni diverse, l’obiettivo è creare occasioni ma stavolta concretizzarle”.
Sull’ipotesi Politano: “Io invito i miei giocatori a credere in sé stessi, lavorano su di loro e devono affrontare le difficoltà. Abbiamo l’occasione di dimostrare di essere professionisti veri. Non faccio nomi di giocatori che non sono al Milan”.
Sulla partenza di Caldara: “Abbiamo scelto di migliorare la squadra con altre valutazioni. Sono state prese decisioni dal punto di vista fisico e tecnico”.
Sull’aiuto di Ibrahimovic nello spogliatoio: “Mi ha detto: io faccio il giocatore. Io allora sono l’allenatore”.
Sulla condizione di Bonaventura: “Arriva da una lunga inattività, è normale non avere ancora una condizione continua ed equilibrata. Ha avuto un paio di settimane complicate, con problemi che non gli hanno permesso di aiutarci”.
Lo stato d’animo del Milan: “Sentiamo orgoglio, e tanta voglia di risalire la classifica”.
Su Milan-Sampdoria: “Abbiamo sviluppato bene, ma dobbiamo essere molto più incisivi. Ho visto comunque diverse cose positive”.
Sulle tempistiche dell’operazione Caldara: “Non mi competono le tempistiche, spero solo arrivi un centrale il prima possibile. C’è bisogno che la rosa sia completa”.
Su Paquetà: “Io devo cercare di far vincere il Milan. Poi spero che tutti i giocatori rendano al meglio, raccolgano le soddisfazioni che meritano. Paquetà è una mezzala, può fare anche l’esterno a 4. E’ un ottimo giocatore”.
Sugli obiettivi di classifica: “Sono 20 partite da giocare, 60 punti a disposizione. Poi non so”.
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