Mattia Caldara si è detto disponibile a fare ritorno all’Atalanta, che adesso deve trovare l’accordo con il Milan su formula e cifre dell’operazione.
Mattia Caldara potrebbe lasciare il Milan senza aver mai collezionato una presenza ufficiale in campionato. In un anno e mezzo ha messo assieme solo due presenze: una in Europa League e l’altra in Coppa Italia, entrambe nella scorsa annata.
Nonostante si alleni da diverse settimane in gruppo, finora Stefano Pioli non gli ha concesso alcun minuto. Per trovare un po’ di ritmo partita dopo i vari infortuni, il difensore bergamasco ha giocato in Primavera alcune partite e adesso attende un’occasione. Potrebbe non averla, almeno a Milano.
Oggi La Gazzetta dello Sport conferma che è concreta la possibilità di un ritorno di Caldara all’Atalanta. Il club nerazzurro farà partire Simon Kjaer, arrivano in prestito dal Siviglia e che interessa proprio al Milan. L’obiettivo è riprendere il 25enne difensore centrale, che ha dato l’ok per un rientro a Bergamo.
Adesso serve che l’Atalanta trovi un accordo con il club rossonero. L’aspetto più complicato della trattativa sembra legato all’ingaggio, visto che Mattia percepisce quasi 3 milioni di euro netti annui. Il giocatore dovrebbe fare un “sacrificio”, dato che il Milan non è disposto a contribuire al pagamento. A Bergamo il tetto stipendi si aggira sui 2 milioni a calciatore, pertanto l’ex Juventus deve accettare di prendere una somma inferiore a quella che guadagna attualmente.
Per quanto concerne la modalità dell’operazione, possibile un prestito di 18 mesi con diritto di riscatto. Da stabilire le cifre, dato che il cartellino fu valutato 35 milioni nell’ambito dello scambio con Leonardo Bonucci nell’estate 2018. Il Milan ovviamente non vuole rischiare di registrare minusvalenze a bilancio. Un accordo tra le parti si può trovare.
Calciomercato Milan, caccia all’esterno: non solo Politano, piace anche Under