Milan, attacco da brividi: i numeri del flop

Il club rossonero ha un grande difetto: quello di non riuscire a fare gol. Numeri davvero negativi finora per il reparto offensivo.

Piatek e Chabot
Piatek e Chabot (Getty Images)

Se c’è qualcosa che nel Milan attuale continua a non girare regolarmente. Si tratta dell’attacco, reparto che stenta a decollare.

Anche ieri contro la Sampdoria, non certo una corazzata, il Milan è rimasto a secco. 0-0 il risultato finale. Si tratta di una serie negativa senza reti all’attivo che dura da metà dicembre, addirittura la terza gara consecutiva senza segnare in Serie A.

Numeri davvero negativi per una squadra che, in teoria, aveva iniziato la stagione puntando ai primi posti della classifica. 16 gol fatti in diciotto incontri giocati, per una terribile media di 0,8 reti segnate a partita.

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Piatek e gli altri: l’attacco del Milan stenta ancora. Basterà Ibra?

Soltanto Udinese, Sampdoria e Spal hanno fatto peggio del Milan a livello realizzativo. E se si prendono in esame i numeri degli attaccanti, il flop si enfatizza ulteriormente.

Krzysztof Piatek, il numero 9 e bomber principe del Milan, è fermo a 4 centri (tre su calcio di rigore), con media di una rete ogni 297 minuti giocati. E pensare che un anno fa, con la maglia del Genoa, Piatek aveva già colpito ben 13 volte in campionato.

I compagni di reparto non sono da meno: due reti per Hakan Calhanoglu, una per Suso e Rafael Leao. Fermi al palo invece i vari Castillejo, Borini e Rebic. Insomma, l’attacco stenta e non poco.

Basterà l’approdo di Zlatan Ibrahimovic per curare determinati problemi? Lo spera la dirigenza del Milan, che ha scelto di puntare tutto sul 38enne. Segnare e far segnare i compagni: questa la missione di Ibra per curare una squadra stitica come poche altre volte nella sua storia.

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