Fischio finale a San Siro: Milan-Sampdoria 0-0. Altro pareggio senza reti a San Siro, come l’ultimo del 2019 contro il Sassuolo. Si apre male il 2020 del Milan di Ibrahimovic.
PRIMO TEMPO – Copione della partita chiaro sin da subito: il Milan prova a costruire, Sampdoria tutta dietro la linea della palla e rintanata nella propria metà campo. Rossoneri poco coraggiosi nelle imbucate, stentano a creare. Suso ha un paio di occasioni pericolose, ma col destro prima calcia male, poi nemmeno ci prova e si fa beffare dal difensore.
SECONDO TEMPO – Qualche occasione, di cui una clamorosa di Rafael Leao. Ma nulla di più clamoroso. Anzi, il Milan ha rischiato più volte di prender gol piuttosto che farlo. Su regalo di Calabria, Gabbiadini a porta vuota non fa gol. L’ingresso di Ibrahimovic scombina un po’ le carte, ma non gli arriva un pallone decente. Sbaglia tutto Jesus Suso, fischiato ma comunque rimasto in campo. Un punto che non serve a nulla al Milan, ai punti addirittura immeritato. Ibra dovrà fare tanto per cambiare questa squadra.
Marcatori: //
Ammoniti: Krunic, Depaoli, Colley, Thorsby
Espulsi: //
MILAN: Donnarumma 7; Calabria 4, Musacchio 5, Romagnoli 6-, Hernandez 6,5; Krunic 5 (dall’85’ Paquetà s.v.), Bennacer 7,5, Bonaventura 5 (dal 55′ Leao 5,5), Suso 4, Piatek 5 (dal 55′ Ibrahimovic 6), Calhanoglu 5.
Allenatore: Pioli 5.
SAMPDORIA: Audero 6; Bereszynski 6, Colley 6,5, Chabot 7, Murru 6; Linetty 6, Vieira 6, Thorsby 6,5; Ramirez 6 (dal 20′ Depaoli s.v., dal 41′ Jankto 6); Quagliarella 5,5 (dall’85’ Ekdal s.v.), Gabbiadini 5,5.
Allenatore: Ranieri 6.
Donnarumma 7: salva il Milan in almeno due occasioni clamorose, una per tempo su Manolo Gabbiadini.
Calabria 4: imbarazzante il suo ritorno in campo da titolare. Bloccato mentalmente nei movimenti offensivi e nei cross, poi regala un pallone a Gabbiadini su retropassaggio, che a porta libera solo lui sa come ha sbagliato.
Musacchio 5: mai un anticipo su Quagliarella o Gabbiadini, non vince un duello aereo in difesa. Bravo in avanti nella torre per Leao, che poi spreca clamorosamente. Il difensore serve, eccome se serve.
Romagnoli 6-: partita positiva del capitano in fase difensiva, anche se ha qualche incertezza nel secondo tempo su Gabbiadini: rimane a metà tra due avversari, vista la mancata copertura dei compagni. Si salva.
Hernandez 6,5: ci mette l’anima sempre, anche in copertura quando salva su Gabbiadini involatosi verso la porta, si fa male alla caviglia ma riesce comunque a spazzare sulla linea. Rifiata un po’ dopo questo problema, nel finale torna a sprintare ma è servito male dai compagni.
Krunic 5: sbaglia troppi passaggi, errori tecnici gravi (su passaggi semplici, non forza quasi mai la giocata) per un centrocampista con le sue caratteristiche. Nella ripresa non migliora il suo rendimento.
(Dall’85’ Paquetà s.v.: cambio buttato praticamente. Il brasiliano non è in campo negli ultimi minuti).
Bennacer 7,5: giganteggia su tutto il campo, in entrambe le fasi comanda i tempi del gioco e del pressing. Peccato che sia l’unico a valere in quella metà del campo, e non solo, purtroppo.
Bonaventura 5: altra giornata no di Jack, fuori dal gioco per larghi tratti di match, e non ispirato nelle giocate. Crisi dovuta al rinnovo?
(Dal 55′ Leao 5,5: l’unico che sembra in grado di poter dare verve al match, salta due volte l’avversario sull’esterno ma poi gli manca l’ultimo passaggio. L’occasione più clamorosa è sui suoi piedi, ma sulla torre di Musacchio da pochi passi calcia alto inspiegabilmente, a portiere praticamente battuto).
Suso 4: gli errori tecnici di oggi dello spagnolo sono oltre ogni limite di decenza. Purtroppo le migliori occasioni capitano sui suoi piedi nel primo tempo, ma giocando solo con il sinistro, le sciupa palesemente. Nella ripresa regala palloni su palloni agli avversari, irritando tutti. Fischiatissimo, rimane ancora in campo fino al 94′ non si sa bene perché.
Calhanoglu 5,5: senza infamia e senza lode la sua prova. Inutile dire che ci si aspetta di più da lui, ma la cosa triste è che non è la sua peggior partita. Quindi siamo quasi costretti ad accontentarci così. Si crea qualche presupposto per tirare, ma poi è a volte troppo impreciso calciando male, altre volte troppo perfetto calciando forte ma centrale. Gioca prima da esterno, poi con l’ingresso di Ibra fa il trequartista alle sue spalle. La storia cambia poco, purtroppo.
Piatek 5: servito poco, e male. Non ha occasioni degne di nota. Un po’ di nervosismo, poi lascia il campo a Zlatan.
(Dal 55′ Ibrahimovic 6: il momento che tutti aspettavano finalmente arriva, ma coincide con le migliori occasioni della Samp. I compagni perdono la testa, abbagliati forse dall’altissimo, e ne combinano di ogni. Il primo miracolo dello svedese non arriva, anche se qualche timida chance gli capita. Un paio di spizzate utili, ma non sfruttate dai compagni. Non poteva risolvere i problemi in mezz’ora di gara, ma avrà tanto da lavorare in settimana con certi compagni che non meritano di condividere lo stesso rettangolo verde con lui).
All. Pioli 5: tutti se lo chiedono, e vi accontentiamo. Mister, perché Suso in campo 94′? Non sarà lui il problema di questo Milan, ma nemmeno aiuta a risolverli. Anzi, spesso li aggiunge pure. E allora forse è meglio cominciare a volerci meno male. Attendiamo con ansia il cambio modulo, che inevitabilmente deve coincidere con l’esclusione di Suso e la fiducia verso altri giocatori che meritano anche solo una parte delle chances che vengono date da troppi anni allo spagnolo.