Ennesimo infortunio muscolare per Lucas Biglia. Il 7° dal suo approdo per un totale di 34% di gare saltate. Il tutto con un super costo tra cartellino e ingaggio totale lordo.
Lucas Biglia dirà addio al Milan a fine stagione. Se già prima era piuttosto scontato in virtù del contratto in scadenza quest’estate, ora è praticamente certo. Sia per il mancato apporto in campo quando ha avuto diverse chances, ma anche per le sue precarie condizioni fisiche dati anche i 34 anni che compirà a fine gennaio.
Un addio inevitabile infine per i costi complessivi. Perché come evidenzia Tuttosport oggi in edicola, tra cartellino e ingaggio, l’argentino è costato circa 40 milioni di euro nel complesso. 25 per l’approdo dalla Lazio nell’estate del 2017, 5 lordi a stagione per tre anni complessivi.
In più oltre il danno economico c’è la beffa. Perché l’infortunio rimediato ieri – evidenzia il quotidiano – è il 7° nella sua avventura rossonera, saltando così il 34% delle gare ufficiali disponibili. E ora, in virtù della lesione al bicipite femorale della coscia sinistra, ne avrà almeno per un mese e mezzo. Ci sarà dunque il solo Ismael Bennacer disponibile in cabina di regia.
In ogni caso, ancor prima dell’acciacco fisico, l’agente del giocatore aveva comunque escluso un’uscita a gennaio. “Lucas non lascerà il Milan a gennaio. Rimaniamo a Milano fino a fine contratto. Se ci sono offerte? Sì, dall’estero”, ha infatti rimarcato in tempi non sospetti.
Enzo Montepaone che fu costretto a intervenire anche in merito alla polemica del suo assistito, quando l’argentino, insieme ad Ante Rebic e Frank Kessie, furono beccati negli spogliatoi dalle telecamere di Sky con i cellulari tra le mani poco prima di Milan-Napoli. Una polemica che fu poi spenta anche dalla stessa società oltre che da Stefano Pioli.
L’agente di Biglia, intanto, intervenne così sull’argomento: “Non si stava facendo i fatti suoi, è un insulto al professionista che è sempre stato. Semplicemente guardava sull’app del Milan il cambio di formazione del Napoli rispetto alla vigilia. Vi assicuro che è mortificato per tutto il clamore inutile. Se il problema del Milan è lui, allora posso dirvi che è pronto a fare un passo indietro“.
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