Chi scende e chi sale: Ibrahimovic rivoluziona il Milan

Come cambiano le gerarchie rossonere dopo l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese condizionerà le scelte di mister Pioli.

Zlatan Ibrahimovic al Milan

L’arrivo di Zlatan Ibrahimovic è destinato a rivoluzionare le gerarchie del Milan attuale. Lo scrive oggi la Gazzetta dello Sport con un’analisi approfondita.

Un calciatore troppo importante e rilevante Ibra, tanto che con il suo arrivo si scommette su cambiamenti radicali, sia tattici che tecnici. Stefano Pioli è pronto a costruire una squadra dove lo svedese possa essere il protagonista principale, il fulcro del gioco.

E chi ha avuto il posto assicurato fino a pochi giorni fa, ora rischia di essere messo in disparte. E’ l’effetto Ibrahimovic, un campione che anche a 38 anni sarà in grado di spostare gli equilibri.

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Milan, chi sale nelle nuove gerarchie

Ibrahimovic sarà dominante. E ci si augura possa essere determinante e centrale come nella sua prima esperienza con il Milan.

Ecco perché il suo arrivo risulterà decisivo per la ‘salita’ nelle gerarchie di alcuni compagni di squadra. Uno su tutti Rafael Leao: il giovane portoghese potrà essere spronato da Ibra a crescere e dare il 100% in allenamento.

Inoltre tatticamente Leao potrà affiancare il campione svedese, sia come ala sinistra in un 4-3-3, sia come seconda punta in un tandem d’attacco. In molti scommettono sulla crescita esponenziale prossima dell’ex Lille.

La presenza di Ibrahimovic ‘chiama’ giocatori di movimento e corsa. Un tempo gente del calibro di Boateng, Flamini o Nocerino furono agevolati dagli spazi creati dal centravanti svedese.

Oggi il suo acquisto può diventare fondamentale per Giacomo Bonaventura e Rade Krunic, calciatori che sanno inserirsi senza palla, coprire gli spazi, giocare tanto per i compagni. Pioli potrebbe puntare ancor di più su di loro.

Inoltre l’effetto Ibra porterà anche eventuali soluzioni sul mercato. Al Milan per completarsi servirà un centrale in più (Todibo?) e un mediano difensivo (Matic?).

Chi rischia il posto dopo l’arrivo di Ibra

Diversi invece i calciatori meno adatti ad affiancare Ibrahimovic nel Milan che verrà. Su tutti Krzysztof Piatek: fischiato dai tifosi, messo già sulla lista partenti, appare difficile ipotizzare una sua presenza al fianco di Ibra.

Situazione simile anche per altri due potenziali titolari: Franck Kessie e Lucas Paquetà possono fare le valigie. I muscoli del primo non stanno rendendo come un anno fa, il secondo è ormai finito nel dimenticatoio. Premier League e Ligue 1 sembrano destinazioni concrete per i due.

Infine Jesus Suso: stimato da Giampaolo, apprezzato da Pioli. Ma lo spagnolo ha fin qui deluso le aspettative, risultando impalpabile e poco reattivo. Per giocare alle spalle di Ibrahimovic serve ben altro. E se tolto dal suo ruolo ideale (esterno destro d’attacco), Suso fa una fatica immane. Inutile continuare a puntare su di lui.

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