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Calciomercato Milan

Ibrahimovic al Milan, pro e contro di un acquisto che fa discutere

Calciomercato Milan | i pro e i contro di Ibrahimovic al Milan, un acquisto che sta facendo parecchio discutere

Zlatan Ibrahimovic (©Getty Images)

Finalmente Ibra. Una trattativa lunghissima, pessimismo e ottimismo, voci e indiscrezioni. In conclusione: questo matrimonio s’ha da (ri)fare. Zlatan Ibrahimovic ha detto sì al Milan: dopo il divorzio di otto anni fa, le strade sono pronte ad incrociarsi di nuovo.

Se il valore del giocatore, anche a 38 anni, è e resta indiscutibile, l’acquisto invece qualche polemica l’ha creata. Chiara la natura delle fazioni: c’è chi appoggia in pieno il ritorno di Re Zlatan e chi, d’altra parte, avrebbe preferito altro. Difficile dar ragione a uno e torto all’altro perché entrambe hanno i loro argomenti. Ognuno è libero di farsi la propria idea in questo momento. Il giudizio finale, supremo e invalicabile, come sempre, spetta al rettangolo di gioco.

Prima di approfondire il discorso sui pro e contro di Ibrahimovic al Milan, soffermiamoci per un attimo sui dettagli dell’operazione: arriva a Milanello il 30 dicembre, lo stesso giorno in cui tutta la squadra si ritrova, con un contratto da sei mesi più opzione per un altro anno. Tre milioni da qui fino a giugno 2020; poi, eventualmente, tramite bonus e raggiungimento di obiettivi, può arrivare a sei. Zero il costo del cartellino perché, come noto, è libero da vincoli contrattuali.

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I pro

Zlatan Ibrahimovic (©Getty Images)

La stagione del Milan è stata finora disastrosa. Il progetto di bel gioco con Marco Giampaolo è durato soltanto sette partite, poi l’arrivo di Stefano Pioli per provare a dare un minimo di “normalità” ad un ambiente che di normale aveva ben poco. Ibrahimovic è fondamentale per contribuire a spingere questo processo di normalizzazione un po’ più in là.

Zlatan è l’unica possibilità che ha il Milan di dare un senso ad un campionato che, per citare Vasco Rossi, di senso, almeno finora, non ne ha. Non porta soltanto gol, classe e assist; Ibra porta personalità e carisma, è quella figura di traino che manca a questa squadra.

Leader dentro e fuori dal campo. Ibrahimovic, che ha vissuto i valori del vecchio Milan, costringe tutti gli altri ad alzare l’asticella, sotto ogni punto di vista. Ecco perché il suo acquisto è diventato necessario, quasi inevitabile. Se lo ha capito anche Elliott Management e Ivan Gazidis (che lo scorso anno bocciarono l’idea di Leonardo), un motivo di sarà. Aggiungiamo anche l’effetto San Siro: con lui in campo ci sarà un entusiasmo rinnovato.

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I contro

Zlatan Ibrahimovic (©Getty Images)

Come qualsiasi cosa, soprattutto nel caso, esistono anche i conto. Ibrahimovic ha 38 anni e, in ogni caso, è una spesa importante per il Milan. Che, solo per il contratto, investirà un bel po’ di danaro. Soldi che, secondo una buona parte della tifoseria, si potevano utilizzare per prendere altri giocatori.

Effettivamente il Milan non ha problemi soltanto in attacco ma anche in tutti gli altri reparti. Tra l’altro l’arrivo di Ibra rischia di togliere “luce” a Piatek e Leao, i due grandi investimenti fatti nel recente periodo. Senza considerare che il suo arrivo è un’ammissione di colpa da parte della dirigenza. Il messaggio è chiaro: fallimento su tutta la linea, da Giampaolo alle scelte di mercato, ora Ibra salvaci tu. Non proprio il massimo per un club che sogna di tornare grande.

Se messi sulla bilancia, è chiaro che c’è una tendenza nettamente a favore dei pro. L’acquisto di Ibrahimovic, nelle condizioni attuali del Milan, è indispensabile. Con lui, ma con almeno altri due o tre colpi, si può fare un ultimo disperato tentativo di rimettere in piedi un’intera stagione. Tanto vale provarci, no?

Scritto da
Pasquale La Ragione