Cambierà qualcosa nel Milan nel 2020? Due soluzioni tra calciomercato e campo: acquisti sugli esterni d’attacco o opzione low cost con cambio modulo.
Questo Milan è stato un fallimento a livello di gol fatti e partite vinte. Una sciagura, che difficilmente verrà risolta continuando per questa squadra. Qualcosa va messa di lato.
E bisogna fare in fretta a deciderlo. Serve un cambio. Ma non societario o di allenatore, bensì sul campo. Modulo e/o interpreti. Nel 4-3-3 i due esterni offensivi devono partecipare e segnare, e invece hanno esageratamente deluso. E sappiamo tutti che il riferimento è a Jesus Suso e Hakan Calhanoglu. Il gol non è nelle loro caratteristiche. E questo il Milan lo paga tanto, troppo, soprattutto se il centravanti non è in forma smagliante.
Dunque la prima soluzione, quasi naturale osservando questa situazione, è quella di cambiare gli esterni del tridente. Ma per farlo bisogna intervenire sul mercato. Magari acquistandone uno veloce e di qualità, ma a gennaio facile non è. Dalla panchina nessuno è all’altezza. Samuel Castillejo ha deluso, e Rafael Leao è visto più come seconda punta.
Se la prima soluzione, ovvero quella di intervenire sul mercato, risulta complicata per più motivi, allora quella del cambio modulo potrebbe essere l’alternativa “low cost”.
Lo scriviamo da tanto tempo, ma quel del passaggio al 3-5-2 (o 3-4-2-1 o 3-4-1-2) resta una soluzione mai realmente percorsa. Perché questa squadra sembra dare più garanzie nel 4-3-3, modulo che per forza di cose tutti conoscono meglio. Conoscono teoricamente, ma poi nell’interpretarlo falliscono tutti miseramente.
E allora per sopperire alla scadenza dei nostri esterni offensivi, si potrebbe sfruttare quella degli esterni difensivi. In questo caso Andrea Conti e soprattutto Theo Hernandez, schierati più avanti e con meno compiti difensivi.
Persa per persa, tanto vale provare qualcosa di nuovo per il futuro. Sperimentando nuove soluzioni che, chissà, potrebbero significare la svolta decisiva per questo dannato Milan nostro. Dal 2020 aspettiamo che qualcosa cambi, ma per davvero.
MILAN, NON È CAMBIATO NIENTE: È ANCORA LA SQUADRA DI MIRABELLI