Quando gli esterni offensivi non fanno la differenza, il caso di Jesus Suso e Hakan Calhanoglu: due titolarissimi del Milan che stanno dando un apporto scarso. Nel mercato di gennaio servirà intervenire.
L’attacco del Milan non funziona, i numeri parlano chiaro. La squadra rossonera è sedicesima in Serie A per numero di gol realizzati, non è un caso. La fase offensiva non riesce a produrre quanto necessario per segnare e fare risultati.
Spesso ce la si prende con il centravanti e va detto che qualche responsabilità Krzysztof Piatek e Rafael Leao ce l’avranno pure. Tuttavia, bisogna anche dire che le punte al Milan faticano tanto anche a causa degli scarsi rifornimenti. Chi dovrebbe servirle con precisione spesso sbaglia e più volte le prestazioni dell’attaccante centrale di turno possono diventare anonime nonostante la buona volontà.
Sul banco degli imputati devono assolutamente essere messi Jesus Suso e Hakan Calhanoglu, gli esterni offensivi titolari nel 4-3-3 di Stefano Pioli. Per entrambi un 2019 abbastanza da dimenticare con la maglia rossonera. Si sono fatti notare in singole partite senza mai avere continuità. Vanno a fiammate e non stanno dimostrando di poter fare la differenza con costanza.
Dovevano essere dei valori aggiunti nel Milan, viste le loro qualità tecniche, invece sono dei problemi. Non si può negarlo. Quando ricevono palla, Suso e Calhanoglu raramente fanno la cosa giusta in fase offensiva. Hanno difficoltà a saltare il diretto avversario e quando devono servire assist spesso sono imprecisi. I primi che dovrebbero rifornire Piatek e Leao sono anche i primi a commettere un sacco di errori.
Per lo spagnolo una rete e 2 assist-gol in 15 presenze in questo campionato, invece per l’ex Bayer Leverkusen 2 marcature e un assist-gol in 16 match. Numeri veramente negativi per giocatori che dovrebbero incidere positivamente nelle sorti del Milan. Purtroppo Pioli non ha grandi alternative, considerando che Ante Rebic a sinistra e Samuel Castillejo a destra comunque non danno particolari garanzie.
In questi anni in casa rossonera sono stati commessi diversi errori e tra questi c’è il mancato arrivo di esterni d’attacco veloci, abili nel dribbling e in grado di garantire un buon numero di gol e assist. Vero che ad esempio con Marco Giampaolo si era partiti col modulo 4-3-1-2, però neppure con lui il mercato fu granché fatto in funzione di quel modulo. Presto si è dovuti tornare al 4-3-3 e sono emerse le carenze già viste durante la gestione Gattuso.
Nel calciomercato di gennaio non sarà semplice rimediare. Conosciamo tutti i limiti agli investimenti del Milan, che non può spendere senza pensieri. I conti del bilancio non possono peggiorare, dunque sarà importante effettuare alcune cessioni e riuscire a cogliere qualche occasione low cost. Se ad essere sacrificato dovesse essere uno tra Suso e Calhanoglu, ce ne faremo una ragione…
Milan, attacco disastroso: da Piatek e Leao 2 gol su azione
Matteo Bellan