Davide Calabria su Instagram ha voluto replicare alle critiche ricevute per la festa del suo compleanno dopo la sconfitta in Atalanta-Milan. Non vuole che venga messa in discussione la sua professionalità.
Davide Calabria oggi è finito nel mirino di numerosi tifosi del Milan per via di un video pubblicato dalla sua compagna. Nel filmato si vede il giocatore che festeggia sorridente il proprio compleanno.
Niente di strano, vero? Eppure sui social network non sono mancate le critiche da parte di molti milanisti che dopo la netta sconfitta contro l’Atalanta avrebbero preferito evitare di vedere i propri calciatori festeggiare. Noi non ci sentiamo di incolpare il terzino rossonero, considerando che si trattava del compleanno e non di una ricorrenza qualunque. Ovviamente la tempistica è stata sfortunata, visto quanto successo nel pomeriggio a Bergamo.
Calabria sul proprio profilo ufficiale Instagram ha deciso di prendere posizione dopo i tanti commenti negativi ricevuti. Di seguito il suo messaggio:
«Non pensavo di dovermi trovare qui a “spiegare” ciò che è successo, ma visto il clamore inutile creatosi penso sia giusto dire due parole. Mi assumo tutta la responsabilità e chiedo scusa a chi si è sentito offeso indirettamente, ma non era mia intenzione.
La festa è stata organizzata molto tempo fa. Il mio compleanno è il 6 dicembre ma ho deciso di organizzarla proprio il 22 appositamente quando iniziavano i giorni di ferie per non compromettere gli allenamenti (visto che qualcuno ha parlato di non professionismo). Nessuno poteva prevedere una tale sconfitta. Al di là del calciatore sono un essere umano come tutti voi, e scommetto e so che chiunque, anche se ha momenti brutti lavorativamente parlando, ha voglia di staccare la spina e cercare di divertirsi coi propri amici e parenti per tirarsi anche su di morale. Mi stavo divertendo perché era la mia festa di compleanno, oltretutto non mi capita quasi mai di passare una sera tutti insieme così, avrei dovuto forse starmene in un angolo a rimuginare? Non credo sia la cosa giusta da fare, e chi lavora in questo mondo lo sa, ma al di là di quel che comunica il video, della felicità e del divertimento, nessuno può sapere cosa si provi realmente dentro quando una società così importante stia avendo duri colpi, quindi cerchiamo di essere tutti ragionevoli e empatici.
La vita da calciatore è una cosa, quella privata un’altra, è mia e personale. Voglio sottolineare infine, visto che qualcuno è riuscito a tirare in mezzo l’attaccamento alla maglia, uno più milanista di me, col sangue rossonero come il mio, che ha passato così tanti anni in questa grande famiglia, è difficile, trovarlo.
Grazie
Davide»
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