Zlatan Ibrahimovic e il Milan, ecco gli ultimissimi sviluppi della telenovela. Nel frattempo spunta un altro talento scandinavo: Erling Baut Haaland. Ecco come è nata l’idea.
C’è un motivo se Zlatan Ibrahimovic non ha ancora dato una risposta al Milan. Come evidenzia La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, è legato al fatto che il 38enne vuole essere pienamente convinto di poter dare una mano alla squadra. Il Diavolo è una sfida personale su cui Ibra vuole riflettere con attenzione.
Sicuramente quest’attesa prolungata non è interpretata come un segnale positivo da parte della società, ma c’è anche l’altra faccia della medaglia da considerare. Ossia che l’attaccante di Malmo è anche un professionista rispettoso, il quale mai si prenderebbe gioco di un club. Dunque se avesse deciso di declinare l’invito, lo avrebbe già fatto sapere. Quindi, al netto del pessimismo, c’è comunque un appiglio a cui aggrapparsi.
La sensazione dei dirigenti rossoneri è che Ibrahimovic sia combattuto. Indeciso tra l’accettare la proposta milanista e finirla qui, appendendo finalmente gli scarpini al chiodo. Ma la stessa dirigenza crede poco nell’ipotesi finale ritiro. Piuttosto sembra che il giocatore abbia il desiderio di passare il Natale in famiglia, per poi rimettersi in gioco in vista dell’anno nuovo.
Nel frattempo non c’è concorrenza per Elliott Management Corporation. Solo il Napoli spaventava il Milan a causa della Champions League, ma il club di Aurelio De Laurentiis si è defilato così come anche il Bologna. L’Everton si è candidato nelle settimane scorse, ma senza riscontrare il gradimento del diretto interessato.
La Gazzetta infatti non ha dubbi: Zlatan non tornerà in Premier League, nonostante l’arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina dell’altra squadra di Liverpool. La caparbietà e la pazienza, alla fine, potrebbe dunque premiare la società di Via Aldo Rossi, la quale non aspetterà all’infinito ma è pronta ad attendere ancora un po’.
Nel frattempo spunta un altro talento del Scandinavia: Erling Baut Haaland. Appartiene sempre alla scuderia di Mino Raiola, ma il 19enne del Salisburgo nasce da tutt’altro presupposto: il Milan, come tutti i club europei più importanti, lo osserva con un certo interesse. Sarebbe così un investimento per il futuro, anche se la concorrenza feroce scoraggia già in partenza.
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