In un Milan in difficoltà e col 16° attacco della Serie A, c’è bisogna di aggrapparsi al talento indomito di Rafael Leão per la risalita. Ecco due modi per inserirlo in squadra.
C’è bisogno anche di Rafael Leão per la rimonta e la riscossa. Ormai è constatato. In un Milan in difficoltà e col 16° attacco della Serie A, è fondamentale anche quel talento indomito, talvolta indisciplinato, ma pur sempre di assoluto spessore.
L’ultimissima dimostrazione è arrivata col Sassuolo, poi la conferma anche con i due goal in partitella nell’amichevole contro il Diavolo under 18. Così come evidenzia La Gazzetta dello Sport oggi in edicola, sul cielo del portoghese si annunciano schiarite significative. E chissà che non ci siano importanti novità anche già domenica a Bergamo contro l’Atalanta.
La missione non è facile, soprattutto adesso che Stefano Pioli ha trovato i giusti equilibri, ma inserirlo nello scacchiere sarà sempre più necessario per alzare il tasso qualitativo. Ciò che potrebbe indurre il tecnico a farlo è il nuovo Krzysztof Piatek ammirato di recente. Un attaccante atleticamente in crescita e ora più a servizio della squadra. Tanto per rendere l’idea, domenica, dei 20 totali, solo 2 hanno portato la sua firma.
Ecco perché – ipotizza la rosea – il tecnico potrebbe iniziare a ragionare su un attacco a due, sfruttando così l’imprevedibilità e la brillantezza di Leão e riportando allo stesso tempo Piatek nella sua comfort zone da finalizzatore. L’alternativa altrimenti – se non si vuole optare per un cambio modulo – è schierare Leão a sinistra del tridente al posto di Hakan Calhanoglu come spesso è avvenuto con Marco Giampaolo.
Ma Pioli a tal proposito è stato già chiaro al suo arrivo: vede il portoghese come centravanti e ancora non ha le conoscenze complete per muoversi sulla fascia. Che abbia cambiato idea o sia pronto a plasmarlo dopo questi grandi segnali?
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