Zlatan Ibrahimovic e il Milan, è ancora tutto fermo. La società contava sul sì del giocatore già per oggi per poter programmare i prossimi giorni rossoneri, ma saltano tutti i piani. Di seguito la situazione.
Zlatan Ibrahimovic e il Milan, piani al momento naufragati. Non che la trattativa sia saltata – assolutamente – ma di fatto già non è andata come la società avrebbe voluto. Come infatti svela Alfredo Pedullà attraverso il CorSport di oggi, la dirigenza credeva di arrivare a oggi già col sì incondizionato del 38enne svedese.
La strategia era infatti la seguente: chiudere l’accordo entro il 10 dicembre per poi programmare, ancor prima della sosta, l’arrivo del campione scandinavo a Milanello. Così, infatti, Ibra avrebbe potuto recuperare anche la miglior condizione in vista del 2020.
Ora cambia tutto. Almeno nei programmi organizzativi. Per quanto invece riguarda la trattativa, è ancora tutto aperto ma comunque in stand-by. Il problema più importante – ribadisce Pedullà – resta la durata del contratto, con la società che propone 6 mesi più 12, legati alla qualificazione in Champions League, e il calciatore che ne pretende 18. Poi c’è l’aspetto economico, altro nodo da sciogliere quanto prima. La verità – si legge – è che Ibrahimovic si aspettava un segnale dopo l’iniziale resistenza, anche in modo piuttosto rapido, ma non lo ha ricevuto.
Nel frattempo è possibile si si siano materializzati altri club, ma non di Serie A visto che il Napoli, dopo il forte interesse iniziale, ha deciso di non accelerare per l’intasamento che si sarebbe creato nel reparto offensivo. Ma non è detto che non vi esca da questa situazione: dovesse infatti esserci una cessione in attacco a gennaio, la società partenopea potrebbe rituffarsi nella corsa.
Il Milan nel frattempo resta aggrappato e ha deciso di non affrontare ancora i piani B: tra questi ci sarebbero opzioni come Olivier Giroud e Mario Mandzukic, completamente da sviluppare e tutt’altro che in discesa. Ecco perché conviene aspettare, nonostante tutto.
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