Napoli, Gattuso: “Obiettivo Champions League. Non parlo di Ibra”

Conferenza stampa di presentazione per Gennaro Gattuso da nuovo allenatore del Napoli. Ecco le dichiarazioni più importanti dell’ex Milan. 

Gennaro Gattuso presentazione Napoli
Gennaro Gattuso (©Getty Images)

Gennaro Gattuso si presenta da nuovo allenatore del Napoli. Ecco le sue prime parole da subentrato, al posto dell’amico e maestro Carlo Ancelotti.

Proprio Carletto via social ha dato l’addio al Napoli così: “Tutti i miei ringraziamenti al club, ai suoi dipendenti, ai miei giocatori, al mio staff e al presidente per la opportunita’che mi e’stata data di vivere una grande esperienza in una città meravigliosa come Napoli. FORZA NAPOLI SEMPRE”.

E Rino Gattuso, invece, si è presentato così: “È una grandissima società, c’è una grande squadra con qualità e singoli che mi piacciono. Tutti sono funzionali a quel tipo di calcio che voglio fare. Io non dico bugie, la prima volta ho visto ADL domenica sera per la prima volta, facendo 12 ore di auto”.

Se ha parlato con Carlo Ancelotti: “L’ho sentito stamattina. Sono stati due giorni non facili. Per me è stato un papà, mi ha fatto crescere, ho vinto tanto con lui, 400 partite. Nei momenti di difficoltà l’ho chiamato, è sempre stato a disposizione. Mi ha chiesto dove può migliorare questa squadra. Non fate paragoni, Ancelotti ha vinto tutto da allenatore, io sono giovane e devo dimostrare tanto”.

Gattuso ha le idee chiare: “L’obiettivo è andare in Europa. Sarà difficile, ma non possiamo stare fuori dall’Europa. Bisogna recuperare punti per la Champions League. Si riparte a testa bassa”. 

Su Zlatan Ibrahimovic: “Troppo facile parlare di Ibrahimovic. Parlo solo dei giocatori che ho a disposizione adesso”.

Sulle responsabilità tra Napoli e Milan: “Responsabilità maggiore rispetto al Milan? Sì. Ora sono in un mare grande, altrimenti rischio di annegare. Chi mi conosce, sa che non ho paura di nulla. Ho portato professionalità qui con i miei collaboratori. Servono i risultati. Vengo da 18 mesi da allenatore del Milan, ho rifiutato tante chiamate perché non mi piacevano le squadre che mi hanno offerto. Qui mi piace tutto”.

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