Zlatan Ibrahimovic e il Milan, stenta ad arrivare l’accordo finale. Come inoltre svela Tuttosport oggi in edicola, una clausola proposta dal club avrebbe parecchio indispettito lo svedese.
Zlatan Ibrahimovic diviso tra Milan e Napoli, anche Tuttosport oggi in edicola traccia questo scenario per il 38enne svedese. Il verdetto finale è tuttavia prossimo: la scadenza annunciata da Sinisa Mihjalovic è infatti prossima, e Ibra sta per venire comunque allo scoperto.
Da una parte c’è l’offerta del Diavolo e la prospettiva di tornare nuovamente a casa casa, ma dall’altra c’è quel San Paolo che lo esalta parecchio come svelato lo scorso ottobre. E anche con l’addio di Carlo Ancelotti, il che dovrebbe consumarsi domani o già stasera dopo la Champions, ritroverebbe comunque un altro fedelissimo come Gennaro Gattuso.
L’unica certezza, al momento, è che non sarà Bologna la destinazione dello svedese. Lo ha annunciato ieri lo stesso Ds Walter Sabatini: “Non verrà a Bologna. Con lui abbiamo vissuto solo una bella suggestione. Ha fatto altre scelte professionali più che legittime dal suo punto di vista. Ci tengo a sottolineare che non si è trattato di un fatto di soldi. Il Bologna non ha mai avuto un ruolo specifico, siamo stati alla finestra e nulla di più. Tutto è nato per il rapporto personale che lega Ibra a Mihajlovic. Se fosse stata una questione economica il nostro patron Saputo si sarebbe seduto volentieri al tavolo della trattative con spirito molto competitivo”.
Il Milan, dal canto suo, è fermo (e non dovrebbe rilanciare) all’ultimissima offerta messa sul tavolo. Ossia 3 milioni netti – e non 2, secondo Ts – per il prossimo semestre più un anno aggiuntivo a 6 ma con l’attivazione della clausola legata al raggiungimento del quarto posto. Proprio questa opzione – svela il giornale – ha indispettito e non poco Ibra, il quale non ritiene congrua la proposta temporale e, parzialmente, anche quella economica.
Diventa così una battaglia di nervi tra le parti, con i rossoneri che devono decidere se rilanciare o meno. Di certo – aggiunge il quotidiano – qualora dovesse naufragare la pista, anche i rapporti con Mino Raiola rischierebbero di incrinarsi ulteriormente.
Il che non sarebbe certo un bene per il club di Via Aldo Rossi, visto che l’agente ha in procura anche Giacomo Bonaventura, Suso, Alessio Romagnoli e soprattutto Gianluigi Donnarumma. Dunque, la questione Ibra può avere un effetto domino sia positivo che negativo in casa milanista. Dipenderà tutto dal colore della fumata finale.
Inoltre – conclude Tuttosport – sarebbe poi complicato trovare anche un attaccante che accetti di giocarsi il posto con Krzysztof Piatek o che, addirittura, gli parta dietro. Il polacco, intanto, non ha intenzione di mollare come ha annunciato nell’immediato post partita dello stadio Dall’Ara: “Ibra? Se arriva, sarà un bene per il Milan. Giocatori del genere ci servono. E’ un grande campione e possiamo giocare insieme”
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