Zlatan Ibrahimovic e il Milan, parti vicine ma intesa ancora non del tutto raggiunta. Come svela Alfredo Pedullà attraverso le colonne del CorSport, Ibra starebbe giocando al rialzo in questo rush finale.
Zlatan Ibrahimovic e il Milan, tempo una settimana o poco più. Come infatti assicura Alfredo Pedullà attraverso il CorSport oggi in edicola, non ci vorrà molto per sapere la verità sulla telenovela svedese. Anche perché Ibra, al di là di quanto pronunciato, non avrebbe ancora deciso, anche se vorrebbe farlo e starebbe per.
Nel frattempo però gioca al rialzo. E Mino Raiola è sbarcato a Milano per altri motivi riguardanti il mercato, anche se ne approfitterà inevitabilmente per fare il punto della situazione pure per il suo assistito scandinavo.
Milan-Ibrahimovic: il nodo da sciogliere
Il Milan sta spingendo più degli altri, ma proporre 2 o 3 milioni più bonus fino a giugno – evidenzia Pedullà – significa sperare che Ibra accetti queste condizioni. Mentre l’ingaggio dello svedese ha invece viaggiato sempre a grandissime velocità. E abituato nel ricevere un milione al mese, si può sperare in uno sconto ma non un saldo del 60-70%.
Il Diavolo è tuttavia lì aggrappato, ben oltre l’ottimismo che arriva anche dal mondo mediatico inglese. Contano i fatti più che altro, e questi dicono che il Bologna è ancora alla finestra e che non ha perso le speranze.
Amante della suspense, dopo lo scherzetto dell’Hammarby, facendo quasi credere in un suo approdo lì, ora Ibra ha annunciato il suo ritorno in Italia ma senza svelare il nome della squadra: “Andrò in una squadra che deve vincere di nuovo, che deve rinnovare la propria storia, che è in cerca di una sfida contro tutti. Solo così riuscirò a trovare gli stimoli necessari per sorprendervi ancora”.
Ma sia chiaro: il ritorno in Italia avverrà per tornare protagonista. Lo svedese, malgrado i 38 anni, lo ribadisce a gran voce: “Ci sono calciatori che giocano a calcio e altri che pensano il calcio. Quando uno pensa inventa un nuovo modo di fare calcio, gli altri seguono e basta. Io amo fare la differenza. Non voglio fare bene solo una o due cose, voglio farle bene tutte”.
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