La disperata ricerca di cinismo per il Milan deve trovare presto un rimedio. Stefano Pioli è atteso da una nuova delicata sfida: “allenare” il gol.
Il Milan è tornato a vincere domenica pomeriggio al Tardini contro il Parma, nella Parma di Stefano Pioli, il quale ha esultato moderatamente dopo il gol nel finale siglato da Theo Hernandez.
L’allenatore stesso ha ammesso: “Contro un’altra squadra probabilmente avrei esultato diversamente”. Ma al di là di questi dettagli superflui, per il Milan contava vincere e così è stato. Certo è emersa una volta di più la mancanza di istinto killer (quello che fino alla scorsa stagione era una caratteristica di Piatek, per intenderci), quel cinismo che altre squadre (tipo l’Inter di Conte) invece riescono a mettere in campo ad ogni partita. I rossoneri creano, calciano ma non pungono. E quindi non segnano.
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La domanda per Pioli: “Si può allenare il gol?”
Stefano Pioli nel corso della conferenza stampa post-partita al Tardini, nel quale anche MilanLive.it era presente, ha risposto ad una domanda specifica: “Si può allenare il gol?”.
Schietta la risposta del mister: “Sì, si può allenare tutto”. E commenta così le numerose occasioni da gol create dalla squadra (27 tiri verso la porta e un gol rocambolesco e fortunato segnato nel finale): “Stiamo migliorando in tante situazioni, lavorando più da squadra. Mettiamo in campo tanta qualità, ma dobbiamo essere ancora più precisi e concreti. Ci lavoreremo ancora per migliorare. La strada è quella giusta, ora rimaniamo concentrati”.
E siamo convinti che la strada sia quella giusta. Il Milan è in crescita da diverse partite. La sconfitta immeritata contro la Juventus, un pareggio a San Siro contro il Napoli che poteva fruttare qualcosa in più con cinismo e cattiveria maggiori. E infine il dominio territoriale contro il Parma al Tardini.
Adesso i rossoneri giocheranno un’altra trasferta, al Dall’Ara contro un Bologna in grande spolvero, carico per la vittoria al San Paolo sul Napoli. Il Milan dovrà affrontare al massimo la sfida, consapevole che bisogna concretizzare da subito le occasioni create. È ora di sbloccarsi. Vale per Kryzsztof Piatek, ma anche per Rafael Leao ed in generale per tutta la squadra.
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